Immigrazione, Staderini: a Caserta grave atto di intimidazione al movimento dei rifugiati e migranti

Migranti e carabinieri

Ieri sera, terminata l'assemblea pubblica del Movimento dei rifugiati e migranti di Caserta a cui ho partecipato al Csa ex Canapificio, quindici migranti sono stati fermati dai Carabinieri e ancora sono in stato di fermo.

È gravissimo che si organizzino retate di fronte ad un'ente di assistenza ai rifugiati riconosciuto dal Ministero dell'Interno e dopo un incontro politico rivolto alla difesa dei loro diritti di cittadinanza.
Era già accaduto sempre di fronte all'ex Canapificio e persino davanti alla mensa della Caritas.
Non è tollerabile che si crei un clima di paura nei migranti proprio li dove gli si fornisce quell’assistenza che lo Stato non è in grado di assicurare.
Né si comprende l’accanimento burocratico nei confronti di persone che sommano allo sfruttamento da lavoro nero le difficoltà di una realtà dove sono forti i condizionamenti della camorra.
Perché non avvengono analoghe retate nei campi di lavoro dove lo sfruttamento avviene in condizioni disumane?
Vorrei peraltro ricordare che eventuali arresti e reclusioni nei Cie di clandestini sarebbero in violazione della Direttiva europea sui rimpatri e della Circolare Ministero dell’interno del 17 dicembre 2010, che li prevede solo come extrema ratio.
Aspettiamo che il Prefetto spieghi quanto accaduto, ulteriore conferma dell’urgenza che il Parlamento recepisca le direttive europee su rimpatri e lavoro nero.
Dichiarazione di Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani

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