I Parlamentari Internazionali in Tibet elogiano le elezioni tibetane: invitano la Comunità Internazionale a sostenere le istituzioni democratiche del Tibet in questo momento storico

Tibet, logo "free tibet"
21 marzo 2011, Dharamsala - La rete internazionale dei parlamentari sul Tibet (INPaT), nell'ambito di un'iniziativa a livello mondiale, ha inviato un gruppo di esperti per condurre una missione di monitoraggio elettorale delle elezioni tibetane (TEOM), dove i Tibetani hanno votato ieri per eleggere il Kalon Tripa (Presidente del Gabinetto tibetano) e 44 membri del 15° Parlamento Tibetano in esilio (TPiE). Delegazioni del TEOM composte di parlamentari hanno monitorato i seggi elettorali nel nord e nel sud dell'India, oltre alle nazioni in Europa e Nord America.
 Questa dichiarazione preliminare include i rapporti di tutte le aree sopramenzionate.
Malauguratamente, ci dispiace che il Governo nepalese non abbia consentito ai Tibetani presenti nel proprio paese di votare, facendo emergere un trend preoccupante per la democrazia in Nepal.
L’INPaT è stato formalmente invitato dal Parlamento Tibetano in esilio (TPiE) "per avviare un processo di monitoraggio delle elezioni finali del 20 marzo 2011 in diverse parti del mondo in cui i Tibetani in esilio votano per i loro leader nel Gabinetto e nel Parlamento."
L’INPaT TEOM elogia il popolo tibetano per il loro impegno a lungo termine per la democrazia e l'entusiasmo con cui hanno abbracciato le elezioni tenutesi ieri. È notevole che una comunità di rifugiati in esilio sia stata in grado di organizzare, per molti decenni, una pratica democratica gestita in modo così ordinato.
L'annuncio di Sua Santità il Dalai Lama di abbandonare il suo ruolo temporale e di concentrare il suo tempo al suo ruolo spirituale e religioso e alla promozione dell’etica laica e dell'armonia religiosa nel mondo, rende queste elezioni non solo storiche, ma contribuirà a sviluppare ulteriormente le istituzioni tibetane in esilio verso la creazione di un completo sistema democratico.
Siamo stati colpiti dal modo in cui l'organizzazione delle elezioni ha avuto luogo negli ultimi mesi, con una seria ed efficace applicazione di un piano per:
-Identificare e registrare gli aventi diritto al voto, come dimostrato dal fatto che queste elezioni hanno raggiunto il più alto numero in assoluto di elettori iscritti;
-Coordinare la messa a punto del processo elettorale in vari continenti che ha portato a uno scenario calmo e positivo nell’election day;
-Garantire il diritto dei Tibetani di esercitare il loro diritto di voto e di partecipare alle elezioni, informando i tibetani eleggibili sulla loro possibilità di partecipare alle elezioni;
-Garantire la parità di condizioni per i candidati, sia per l’elezione del Kalon Tripa sia per i seggi parlamentari.
La relazione finale dell’INPaT TEOM su queste elezioni, che sarà redatta entro la fine di aprile, conterrà raccomandazioni al nuovo Parlamento per migliorare il sistema democratico tibetano rivedendo le leggi elettorali per riflettere i generali standards internazionali e in particolare: le leggi di finanziamento elettorale e i regolamenti; la partecipazione delle donne e il sistema di voto regionale.
L'esempio tibetano dello sviluppo d’istituzioni e sistemi democratici è un modello per le nascenti democrazie di tutto il mondo e noi incoraggiamo la Comunità internazionale ad aiutare le istituzioni tibetane in esilio a continuare a sviluppare e a radicare il loro successo.
Vorremmo ringraziare il Governo Tibetano in esilio, il Parlamento Tibetano in esilio e la Commissione elettorale tibetana e tutte le altre istituzioni, tra cui le ONG tibetane per aver fornito un pieno sostegno, cooperazione e assistenza alla nostra missione, e a chi è stato molto generoso e disponibile.
Comunicato stampa della Rete internazionale dei parlamentari sul Tibet (INPaT)

NOTA:
- 133 deputati provenienti da 33 parlamenti di tutto il mondo che hanno preso parte al 5° Convegno Mondiale dei Parlamentari sul Tibet (18/19 novembre 2009, Roma) hanno adottato la "Dichiarazione di Roma sul Tibet", che ha costituito la Rete internazionale per i parlamentari sul Tibet (INPaT).
 

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