Libia. Turco: l'Onu decide, Frattini e Larussa chiacchierano perché si chiacchieri sulle loro chiacchiere. Subito sospensione degli accordi, congelamento immediato dei beni, con un occhio alla raffineria Tamoil di Cremona

Franco Frattini

Maurizio Turco, deputato radicale, rappresentante legale del Partito radicale ha dichiarato:


"Interessa davvero poco che il Ministro della difesa La Russa annunci che non essendoci più interlocutori in Libia l'accordo è di fatto sospeso. O che il Ministro degli esteri Frattini "profetizzi" ex post un inevitabile passo indietro del Raìs.
Mentre l'Onu ha preso delle decisioni i Ministri La Russa e Frattini chiacchierano e vorrebbero che si chiacchierasse sulle loro chiacchiere.
Di fatto siamo a quanto abbiamo chiesto sin dal momento in cui l'esercito regolare sparava sui manifestanti: sospensione formale dell'accordo e, in particolare, di quello militare; delle opere pubbliche in essere, congelamento immediato dei beni che la famiglia Gheddafi e i gerarchi del regime hanno in Italia.
E nel congelamento dei beni un occhio di riguardo andrebbe dato alla fatiscente, inquinante, pericolosa raffineria Tamoil di Cremona: i libici non devono scappare ma devono chiuderla, procedere alla bonifica, indennizzare dipendenti e cittadini. A tal proposito si possono utilizzare i soldi previsti dall'accordo."
 

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