39° Congresso del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito. Mozione particolare sul Belucistan

MOZIONE PARTICOLARE
39° Congresso del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito
17-20 Febbraio 2011
Il Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito, convenuto a Chianciano, Italia, 17-20 Febbraio 2011
Esprime la sua solidarietà a tutti i membri, associati e amici del Partito Radicale Nonviolento, che lottano contro l’oppressione a le violazioni dei diritti di nazioni e popoli di tutto il mondo, confermando che la battaglia di ognuno non è solo la battaglia per i diritti e la libertà dei propri cittadini, bensì è una lotta per promuovere e rafforzare ovunque la causa della libertà e della democrazia;
Riafferma il suo impegno nei principi della democrazia, della non violenza, dell’auto determinazione e della preservazione dell’ambiente;
Comprende che le discriminazioni razziali, etniche, religiose e di genere hanno ragioni di natura politica, e che sono imposte per opprimere e ridurre al silenzio un individuo per il beneficio di un altro;
Crede che un rispetto parziale dei trattati e delle convenzioni internazionali corrisponda a un non rispetto e l’eccezione o l’esclusione di certi articoli non deve essere tollerato;
Riafferma la dura condanna all’uso della pena di morte, specialmente nei casi in cui l’adeguatezza e la trasparenza delle procedure giudiziarie risulta carente, e conferma il suo impegno nella battaglia per un’immediata moratoria globale sul suo uso con l’intento di raggiungere la sua assoluta abolizione.
Il 39° Congresso del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito con la presente:
Ricorda alla comunità internazionale che la maggior parte degli Stati sono multietnici, multi-religiosi e multi-linguistici, sottolineando in questo contesto la continua importanza della protezione e del rispetto dei diritti di tutte le nazioni e persone;
Ribadisce alla comunità internazionale e al Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite che la sicurezza e la stabilità globale, specialmente nei paesi del Medio Oriente, dipende dal rispetto dei diritti collettivi di tutte le nazioni e persone, assicurando i loro diritti a partecipare al processo politico;
Richiede che le Nazioni Unite e l’Unione Europea prendano delle azioni solide per porre pressione sul regime iraniano al fine di fermare le sue pratiche di soppressione religiosa e di forzata conversione dei sunniti allo sciismo;
Richiede che le Nazioni Unite e l’Unione Europea mettano pressione sul governo iraniano per fermare lo sviluppo e i collaudi dei missili in Belucistan;
Richiede una cessazione immediata delle esecuzioni promosse dallo Stato, le quali, solo a partire dal 2011, ammontano a 86 e altrettanto numerose sono quelle presunte e non denunciate;
Richiede il rilascio di tutti gli attivisti politici e la costituzione di norme sulla libertà di associazionismo, sulla libertà di riunione e di associazione e di accesso all’informazione come enunciato in numerosi trattati internazionali e all’interno della costituzione iraniana;
Richiede l’abolizione immediata dell’uso della pena di morte, sproporzionatamente utilizzata in casi contro le etnicità e le religioni nazionali e non-dominanti in Iran, senza il dovuto processo o la dovuta trasparenza giuridica, la quale include un rilevante numero di donne, di leader sunniti e di bambini.
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