Agorà Digitale aderisce all'appello a Vendola per promuovere il software libero e rivedere accordo con Microsoft

L'associazione Agorà Digitale aderisce all'appello del mondo del Software libero al Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, chiedendo di "non dare seguito al protocollo di intesa con Microsoft", accordo siglato lo scorso 24 novembre con l’obiettivo di potenziare i rapporti tra la Regione e i grandi gruppi internazionali e investire nell’economia dell’innovazione tecnologica.
Già a novembre 2009 Agorà Digitale si era mobilitata con le associazioni che promuovono in Italia l'adozione del software libero, sottoscrivendo una lettera aperta la Ministro Brunetta in cui si criticava il Protocollo di Intesa con Microsoft per la realizzazione di azioni a supporto dell’innovazione digitale nelle scuole auspicando l'adesione del Ministero di Brunetta ad un protocollo d’intesa con il quale si impegnava a promuovere il Software Libero nella Scuola ed in tutta la Pubblica Amministrazione.
Già a novembre 2009 Agorà Digitale si era mobilitata con le associazioni che promuovono in Italia l'adozione del software libero, sottoscrivendo una lettera aperta la Ministro Brunetta in cui si criticava il Protocollo di Intesa con Microsoft per la realizzazione di azioni a supporto dell’innovazione digitale nelle scuole auspicando l'adesione del Ministero di Brunetta ad un protocollo d’intesa con il quale si impegnava a promuovere il Software Libero nella Scuola ed in tutta la Pubblica Amministrazione.
Ecco cosa è scritto nell'appello: "Software libero significa condivisione, messa in comune di saperi ed esperienze. (...) Promuovere il software proprietario, le soluzioni informatiche di Microsoft in questo caso, significa infatti mettere una seria ipoteca sulla autonomia e sulla liberta' della Pubblica amministrazione, dei cittadini e delle imprese, non solo per l'oggi ma per il futuro, perche' sappiamo bene di fronte a quali difficolta' e costi e' posto chi voglia finalmente fare la scelta del Software Libero dopo anni di utilizzo del software proprietario."
Inoltre "oggi con il software libero si fa impresa esattamente come con il software proprietario, ma senza "inquinare" la liberta' del sapere e della ricerca. Non tutte le innovazioni sono positive, ma noi rappresentiamo la "buona innovazione", quella che rispetta i diritti degli utenti e degli sviluppatori non mettendo lucchetti contro la condivisione conoscenza."
Inoltre "oggi con il software libero si fa impresa esattamente come con il software proprietario, ma senza "inquinare" la liberta' del sapere e della ricerca. Non tutte le innovazioni sono positive, ma noi rappresentiamo la "buona innovazione", quella che rispetta i diritti degli utenti e degli sviluppatori non mettendo lucchetti contro la condivisione conoscenza."
Noi di Agorà non possiamo non mostrarci molto preoccupati per la risposta del governatore della Puglia che nel suo blog sostiene:
"I veri nemici nel 2010 (e forse nel 2015 sarà più chiaro) non sono più Windows, Google, Leopard o l’iPad. Il vero nemico è il digital divide in cui il paese è prigioniero. (...) E’ internet, la rete, che ci consentirà di recuperare le posizioni."
Quale scopo avrà combattere il digital divide, caro Nichi, se la rete non sarà più il bene comune e il luogo di libera circolazione delle idee, che proprio il software libero, i dati aperti, i sistemi interoperabili gli hanno garantito di essere fino ad ora?
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