
Già a novembre 2009 Agorà Digitale si era mobilitata con le associazioni che promuovono in Italia l'adozione del software libero, sottoscrivendo una lettera aperta [4] la Ministro Brunetta in cui si criticava il Protocollo di Intesa con Microsoft per la realizzazione di azioni a supporto dell’innovazione digitale nelle scuole auspicando l'adesione del Ministero di Brunetta ad un protocollo d’intesa con il quale si impegnava a promuovere il Software Libero nella Scuola ed in tutta la Pubblica Amministrazione.
Inoltre "oggi con il software libero si fa impresa esattamente come con il software proprietario, ma senza "inquinare" la liberta' del sapere e della ricerca. Non tutte le innovazioni sono positive, ma noi rappresentiamo la "buona innovazione", quella che rispetta i diritti degli utenti e degli sviluppatori non mettendo lucchetti contro la condivisione conoscenza."
Noi di Agorà non possiamo non mostrarci molto preoccupati per la risposta del governatore della Puglia che nel suo blog [5] sostiene:
"I veri nemici nel 2010 (e forse nel 2015 sarà più chiaro) non sono più Windows, Google, Leopard o l’iPad. Il vero nemico è il digital divide in cui il paese è prigioniero. (...) E’ internet, la rete, che ci consentirà di recuperare le posizioni."
Quale scopo avrà combattere il digital divide, caro Nichi, se la rete non sarà più il bene comune e il luogo di libera circolazione delle idee, che proprio il software libero, i dati aperti, i sistemi interoperabili gli hanno garantito di essere fino ad ora?