Stop allo spot misogino di Giovanardi!
Presidio al Lido di Venezia! Vi lancio questa richiesta di partecipazione per manifestare il disaccordo alla politica proibizionista del Governo. L'occasione è data dalla presentazione dello spot prodotto dal Dipartimento per le Politiche Antidroga al Festival del Cinema di Venezia. Sarà presentato oggi 5 settembre alle ore 12.45 nella sala Pasinetti del Palazzo del Cinema, nella sezione corti, il video integrale della durata di tre minuti della campagna antidroga " Non ti fare, fatti la tua vita", nato da un' idea del senatore Carlo Giovanardi…”.
Comprendo gli sforzi del ministro Giovanardi ma la convinzione delle proprie posizioni liberticide lo inducono alla manipolazione della realtà. Co-protagonista della legge Fini - Giovanardi, che inasprisce le sanzioni relative alle condotte di produzione, traffico, detenzione illecita ed uso di sostanze stupefacenti, e per la contestuale abolizione di ogni distinzione tra droghe leggere, e che riduce la soglia quantitativa di sostanza detenuta per il consumo personale, è ora ideatore di un filmato che propone "di rovesciare l'immagine della droga come scorciatoia per il piacere e la felicità, e di affermare che, oltre a essere distruttiva, porta anche a un forte peggioramento della qualità di vita, della stima di sé e della considerazione da parte degli altri" e ancora, leggo sul sito politiche antidroga, "... chi si droga lo fa per cercare una via di fuga, del tutto illusoria, da una vita insoddisfacente, senza rendersi conto che è proprio questa fuga a renderla tale". Che dire, hanno le idee chiare! Nello spot il ragazzo che sogna rappresenta la distorsione della realtà del drogato e il sogno che si trasforma in incubo è la sua vita. Gli effetti della droga sono rappresentati dalla trasformazione della donna in un mostro che divora il ragazzo.
Non è solo banale identificare il sostantivo femminile droga a donna.
Penso che Giovanardi sia in buona fede cioè voglia davvero la riduzione del consumo di droga ma è incomprensibile che i risultati catastrofici non sollevino dei dubbi sulla giustezza delle strategie proibizioniste per combatterne la diffusione ed il consumo. Meno in buona fede la sua legge che colpisce i soggetti dal "profilo criminale" più basso per ottenere risultati in apparenza positivi perché l’aumento degli arresti sono una vittoria di Pirro. A questo aggiungiamo dei messaggi diseducativi e pericolosi che hanno l'effetto contrario del voluto perché privi di comprensione delle realtà, e che hanno l'obiettivo di consegnare all'opinione pubblica l'immagine di rifiuti umani, di tossici, tutti coloro che usano stupefacenti. Penso anche al ministro quando afferma, che Stefano Cucchi è morto perché un drogato!
Dimenticando l'applicazione del Piano di Azione Nazionale approvato dal Consiglio dei Ministri e tacendo sulle azioni violente di alcuni appartenenti delle forze dell'ordine verso giovani che hanno trovato anche la morte, per mano di coloro che dovrebbero almeno salvarli dall'autolesionismo, o il quasi deserto sanitario all'interno del carcere in soccorso di detenuti, penso vivano un incubo coloro che scelgono come via di fuga, dal carcere e dalla loro condizione di disperazione, il suicidio. Così come ritengo un fallimento tenere in carcere consumatori anche occasionali di droghe. La droga continua ad essere libera e reperibile nonostante l'azione proibizionista, anche in carcere. Ne segue che la detenzione (in crescita!) risulta solo punitiva e non riabilitativa, perciò inutile! La prevenzione passa attraverso la conoscenza, una corretta educazione ed il confronto con chi è scivolato e si è rialzato dal consumo. L'informazione deve andare nella scuola (vedi ad esempio il progetto realizzato da Ristretti Orizzonti in collaborazione con altri soggetti: il carcere entra nelle classi medie inferiori) sui mezzi d'informazione e benissimo anche gli spot ma non possono essere superficiali e ridotti ad un trailer che invita a chissà che avventura o disavventura. La curiosità per la trasgressione è nelle cose... il dovere delle istituzioni è informare sulle conseguenze di scelte che comportano strade che una volta imboccate si paga l'uscita a caro prezzo e che possono lasciare tracce anche permanenti. Dovere delle istituzioni è anche preoccuparsi del recupero se richiesto, e se rifiutato non abbandonare in una cella il malcapitato. "La risposta è separare il problema sociale e sanitario del tossicodipendente da quello giudiziario e criminale" come dice Emma Bonino.
E così stiamo organizzando per questo lunedì mattina al Lido di Venezia il presidio.
STOP ALLO SPOT ANTIDROGA MISOGINO DI GIOVANARDI!!!
Guest star il Senatore Radicale Marco Perduca e quella sporca dozzina.
Elia Lunardelli - Tesoriere VenetoRadicale -
Link Campagna antidroga del governo: http://www.politicheantidroga.it/comunicazione/campagne-di-comunicazione/2011---campagna-non-ti-fare,-fatti-la-tua-vita/presentazione.aspx
Spot http://www.politicheantidroga.it/comunicazione/campagne-di-comunicazione/2011---campagna-non-ti-fare,-fatti-la-tua-vita/guarda-lo-spot.aspx
Link Presentazione sottosegretario Giovanardi della Relazione annuale sulleTossicodipendenze http://www.politicheantidroga.it/media/453090/introduzione%20relazione%20parlamento%20giovanardi.pdf
Comprendo gli sforzi del ministro Giovanardi ma la convinzione delle proprie posizioni liberticide lo inducono alla manipolazione della realtà. Co-protagonista della legge Fini - Giovanardi, che inasprisce le sanzioni relative alle condotte di produzione, traffico, detenzione illecita ed uso di sostanze stupefacenti, e per la contestuale abolizione di ogni distinzione tra droghe leggere, e che riduce la soglia quantitativa di sostanza detenuta per il consumo personale, è ora ideatore di un filmato che propone "di rovesciare l'immagine della droga come scorciatoia per il piacere e la felicità, e di affermare che, oltre a essere distruttiva, porta anche a un forte peggioramento della qualità di vita, della stima di sé e della considerazione da parte degli altri" e ancora, leggo sul sito politiche antidroga, "... chi si droga lo fa per cercare una via di fuga, del tutto illusoria, da una vita insoddisfacente, senza rendersi conto che è proprio questa fuga a renderla tale". Che dire, hanno le idee chiare! Nello spot il ragazzo che sogna rappresenta la distorsione della realtà del drogato e il sogno che si trasforma in incubo è la sua vita. Gli effetti della droga sono rappresentati dalla trasformazione della donna in un mostro che divora il ragazzo.
Non è solo banale identificare il sostantivo femminile droga a donna.
Penso che Giovanardi sia in buona fede cioè voglia davvero la riduzione del consumo di droga ma è incomprensibile che i risultati catastrofici non sollevino dei dubbi sulla giustezza delle strategie proibizioniste per combatterne la diffusione ed il consumo. Meno in buona fede la sua legge che colpisce i soggetti dal "profilo criminale" più basso per ottenere risultati in apparenza positivi perché l’aumento degli arresti sono una vittoria di Pirro. A questo aggiungiamo dei messaggi diseducativi e pericolosi che hanno l'effetto contrario del voluto perché privi di comprensione delle realtà, e che hanno l'obiettivo di consegnare all'opinione pubblica l'immagine di rifiuti umani, di tossici, tutti coloro che usano stupefacenti. Penso anche al ministro quando afferma, che Stefano Cucchi è morto perché un drogato!
Dimenticando l'applicazione del Piano di Azione Nazionale approvato dal Consiglio dei Ministri e tacendo sulle azioni violente di alcuni appartenenti delle forze dell'ordine verso giovani che hanno trovato anche la morte, per mano di coloro che dovrebbero almeno salvarli dall'autolesionismo, o il quasi deserto sanitario all'interno del carcere in soccorso di detenuti, penso vivano un incubo coloro che scelgono come via di fuga, dal carcere e dalla loro condizione di disperazione, il suicidio. Così come ritengo un fallimento tenere in carcere consumatori anche occasionali di droghe. La droga continua ad essere libera e reperibile nonostante l'azione proibizionista, anche in carcere. Ne segue che la detenzione (in crescita!) risulta solo punitiva e non riabilitativa, perciò inutile! La prevenzione passa attraverso la conoscenza, una corretta educazione ed il confronto con chi è scivolato e si è rialzato dal consumo. L'informazione deve andare nella scuola (vedi ad esempio il progetto realizzato da Ristretti Orizzonti in collaborazione con altri soggetti: il carcere entra nelle classi medie inferiori) sui mezzi d'informazione e benissimo anche gli spot ma non possono essere superficiali e ridotti ad un trailer che invita a chissà che avventura o disavventura. La curiosità per la trasgressione è nelle cose... il dovere delle istituzioni è informare sulle conseguenze di scelte che comportano strade che una volta imboccate si paga l'uscita a caro prezzo e che possono lasciare tracce anche permanenti. Dovere delle istituzioni è anche preoccuparsi del recupero se richiesto, e se rifiutato non abbandonare in una cella il malcapitato. "La risposta è separare il problema sociale e sanitario del tossicodipendente da quello giudiziario e criminale" come dice Emma Bonino.
E così stiamo organizzando per questo lunedì mattina al Lido di Venezia il presidio.
STOP ALLO SPOT ANTIDROGA MISOGINO DI GIOVANARDI!!!
Guest star il Senatore Radicale Marco Perduca e quella sporca dozzina.
Elia Lunardelli - Tesoriere VenetoRadicale -
Link Campagna antidroga del governo: http://www.politicheantidroga.it/comunicazione/campagne-di-comunicazione/2011---campagna-non-ti-fare,-fatti-la-tua-vita/presentazione.aspx
Spot http://www.politicheantidroga.it/comunicazione/campagne-di-comunicazione/2011---campagna-non-ti-fare,-fatti-la-tua-vita/guarda-lo-spot.aspx
Link Presentazione sottosegretario Giovanardi della Relazione annuale sulleTossicodipendenze http://www.politicheantidroga.it/media/453090/introduzione%20relazione%20parlamento%20giovanardi.pdf
Fonte: http://venetoradicale.blogspot.com/2011/09/stop-allo-spot-misogino-di-giovanardi.html
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