Se gli americani riscoprono l'antiproibizionismo...
Tra meno di dieci giorni i cittadini della California si recheranno alle urne per decidere, attraverso un voto referendario, se legalizzare il consumo, la coltivazione e la vendita dei derivati della cannabis, assoggettando così la marijuana alle stesse regole previste oggi per gli alcolici. Una vittoria dei “sì” avrebbe senza dubbio ripercussioni sulle politiche del governo federale statunitense e anche del vicino Messico, aprendo potenzialmente la strada a una ondata antiproibizionista globale. Non dimentichiamo che gli Stati Uniti sono oggi i principali sostenitori del proibizionismo all'interno degli organismi internazionali e lì fanno valere tutto il loro peso, politico ed economico.
Non è un caso che questa proposta di legge passi attraverso uno strumento di democrazia diretta, come già era avvenuto in Italia con il referendum sulla depenalizzazione del consumo, vinto dai radicali nel 1993. Le politiche proibizioniste ricevono infatti il sostegno di piccoli gruppi d'interesse (organizzazioni criminali, burocrazie statali, comunità di recupero), mentre impongono gravi costi economici e sociali alla collettività dei cittadini. I gruppi d'interesse riescono con relativa facilità a influenzare le assemblee legislative e i governi, ma si trovano in grave difficoltà di fronte a una consultazione popolare.
I sondaggi assegnano un leggero vantaggio ai promotori del referendum, ma la sfida resta apertissima, anche perché il fronte del "no" può contare su sponsor importanti come il presidente Obama e il governatore uscente della California Arnold Schwarzenegger. Nella notte tra martedì 2 novembre e mercoledì 3 la Web TV Radicale dedicherà uno speciale alle elezioni di medio termine americane, naturalmente con un occhio di riguardo agli esiti del referendum californiano. Appuntamento da mezzanotte alle sei, all'indirizzo http://www.tvradicale.it.
Fonte: http://www.radicalisenzafissadimora.org/2010/10/se-gli-americani-riscoprono.html
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