Rom, Il ministro Maroni fa marcia indietro sulle disposizioni previste dal piano Rom e nega le case agli abitanti del campo di via Triboniano
Dichiarazione di Lucilla Bertolli, Giunta di segreteria dell'Associazione Radicale Enzo Tortora - Radicali Milano
Il Ministro dell’Interno Maroni, nell'ambito della sua guerra privata all'etnia Rom sebbene questa sia da decenni stanziata sul nostro territorio ospitata in campi autorizzati sparsi per il paese, ha oggi dichiarato che "il campo rom di Triboniano verrà chiuso e chi stava dentro e ha i titoli per restare in città avrà una sistemazione,escludendo l'utilizzo di case Aler, o gli spazi di proprietà del Comune". Quest'ultima misura rientra, a detta dello stesso Ministro, in una serie di azioni preventive che dovrebbero servire da daterrente all'afflusso di cittadini rumeni in Italia in vista dell'allargamento della zona Shenghen del 2011.
Ricordiamo che solo il 5 Agosto scorso la Giunta Regionale della Lombardia ha autorizzato l'esclusione di 25 alloggi Aler dalla disciplina dell'edilizia residenziale pubblica per destinarli proprio alle famiglie rom in uscita dai campi nomadi di via Triboniano e via Novara.
E' l'ennesima prova che le politiche urbane e nazionali promosse da questo governo non hanno come fine nè l'integrazione dei popoli e la pacificazione sociale, nè una ragionevole ed efficiente gestione degli spazi urbani, nè tantomeno una piena e positiva attuazione delle politiche di integrazione europea, poichè manca la visione di ciò che l'allargamento ai paesi dell'est comporterà, nel medio e lungo termine. E soprattutto queste stesse politiche nazionali entrano in collisione le delibere delle aministrazioni regionali che in questo caso hanno chiaramente destinato i 25 alloggi alle associazioni del volontariato incaricate di "accompagnare" dal punto di vista sociale i Rom sotto sgombero.
A questo proposito bisognerebbe che questo Governo rendesse noto che fine hanno fatto i soldi che l'Italia ha richiesto, e ottenuto, dall'Unione europea per mettere in atto politiche di aiuto all'integrazione delle comunità rom e sinti. I Senatori Radicali hanno già presentato un'interrogazione ai Ministri Maroni e Frattini per ottenere una risposta.
Ad oggi l'unica risposta è data dai fatti: L'intolleranza come al solito prevale sul buon senso. Il degrado e la miseria in cui le comunità rom spesso vivono, e che finiscono per interessare l'intera comunità, sono questioni non affrontate con lungimiranza, ma utilizzate per rafforzare tra la gente pericolose tendenze all'esclusione, alla chiusura, ed alla distinzione tra italiani e non-italiani, anzi forse tra 'nordisti' e 'sudisti', Lombardi e non-Lombardi, come sembra emergere dalle ultime e colorite dichiarazioni del leader leghista Bossi.
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