Regione Marche: sull’acqua demagogia ed occasioni perse
Nei giorni scorsi con un’evidente forzatura priva di ogni valore giuridico, il Consiglio regionale delle Marche ha votato un emendamento al proprio bilancio di assestamento, approvando una mozione che impegnerebbe la Giunta a presentare un proposta di legge con la quale viene riconosciuto al servizio idrico integrato il carattere di servizio privo di rilevanza economica.
La mozione si propone maldestramente di evitare gli effetti del famigerato decreto Ronchi ovvero l’affidamento della gestione del servizio idrico mediante procedure di evidenza pubblica, ma soprattutto l’ingresso di temutissimi elementi di concorrenza propri di ogni mercato degno di questo nome.
La rilevanza economica del servizio idrico è dato inconfutabile, lo stesso decreto Ronchi è intervenuto, evitando all’Italia una procedura comunitaria di infrazione, proprio per regolare e garantire la concorrenza di un mercato in cui da anni operano società pubbliche e private.
In realtà, vi è più del legittimo sospetto che più che il bene acqua, la cui natura pubblica non è in discussione, sia il pianeta municipalizzate ad essere strenuamente, quanto improvvidamente, difeso.
Il Consiglio regionale delle Marche ha preferito mettere la testa sotto la sabbia perdendo, per ora, un’occasione per offrire magari una risposta al gravissimo problema della dispersione della rete idrica, fenomeno che in alcuni casi oltre a toccare la percentuale del 50% costituisce un fattore di dissesto idrogeologico.
Alla demagogia mostrata in questa occasione dalla maggioranza i Radicali contrappongono la proposta di una legge regionale che introduca, una clausola nei contratti di servizio, che stabilisca un limite massimo di dispersione della rete idrica fissando un periodo entro il quale le aziende che hanno indici superiori debbano rientrare pena la revoca del servizio affidato, questa proposta a costo zero potrebbe costituire un elemento di modernità ed efficienza nonché un reale vantaggio per le bollette di tutti i cittadini marchigiani, cui al contrario, demagogia e mistificazione sull’acqua non arrecheranno alcun beneficio.
Andrea Granata(Segretario dell’Associazione Radicali Marche)
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