Verso una controriforma

La proposta di referendum abrogativo dell'attuale legge elettorale per un ritorno al Mattarellum, oltre ad animare il dibattito politico ha evidenziato le spaccature all'interno di un Pd, nel quale alla fine l'ha spuntata l'ala Veltroniana.
All'entusiasmo dei fautori del referendum, di Arturo Parisi in primis, presidente del comitato per la consultazione popolare, felici di averla spuntata all'interno del proprio partito, si contrappongono però adesso le critiche di quanti contestano il perseguimento di questa strada.
È il caso di Emma Bonino, vicepresidente del Senato, per la quale "È un Paese ben strano, questo, con una classe politica strana, un Paese mai degno di riforme e sempre vittima di controriforme. Sulla legge elettorale, per esempio, c'è la corsa a firmare questo referendum che abrogando il Porcellum ci farebbe tornare al Mattarellum.
Su questo la memoria è piuttosto corta, perché ci si dimentica che il Mattarellum fu il prodotto del tradimento del referendum con cui i cittadini si espressero a maggioranza amplissima per un sistema basato sui collegi uninominali maggioritari". "La cosa allora non piacque ai partiti che quindi produssero il Mattarellum - ricorda la Bonino - con lo scorporo e la quota proporzionale. E ora tutti corrono a firmare per questo referendum in nome del meno peggio. La stagione del meno peggio, di tradimento in tradimento".
© 2011 Lab Il Socialista. Tutti i diritti riservati
SU