Verso le regionali sondaggi coerenti

Il Clandestino pubblica sondaggi a confronto per capire qualcosa di più su cosa pensino gli italiani di Berlusconi, del governo e delle singole forze politiche ad un mese dal voto. C'è forte differenza tra le stime di Crespi ricerche e di Ipr a proposito della fiducia in Berlusconi e nel governo. Ma si tratta di andamenti, con oltre dieci punti di scarto, quantomeno omogenei. E il consenso del premier è stimato, questo sì, da entrambi gli istituti come decisamente superiore rispetto all'esecutivo da lui presieduto. Un ragionamento a parte meritano le intenzioni di voto per le singole forze politiche.
Nando Pagnoncelli e Luigi Crespi sono i più "avari" nei confronti del Pdl, stimato tra il 36 e il 37%, mentre Digis ed Euromedia lo rilevano tra il 39 e il 38%. E la Lega? Il fenomeno elettorale dei momento è da tutti, con l'eccezione di Euromedia, stimato oltre la soglia del 1o%.
SpinCon e Crespi accreditano Bossi persino di superare l'11%. Totale sintonia tra gli istituti nel valutare il peso di Udc e ldv, entrambe intorno al 6,5%. E Di Pietro si trova ridimensionato rispetto alle ambizioni e alle aspettative precedenti l'elezione di Pierluigi Bersani. Poca oscillazione anche per il Pd, intorno al 28-29% senza particolari scostamenti.
Di difficile rilevamento, ormai, il Partito Socialista, segnalato soltanto da Ipsos allo 0,5%. E male anche l'Alleanza per l'Italia: il movimento di Rutelli non riesce a superare la cifra più generosa, quella di SpinCon dei 7 febbraio.
La lista Pannella-Bonino supera il 2% solo nei dati dell'istituto Crespi, per Digis è addirittura a meno della metà, 1% spaccato. Possibile che il trambusto dei candidati radicali non abbia richiamato nemmeno un po' di attenzione?
Migliore la stima che i sondaggisti arrischiano per Sinistra, ecologia e libertà con percentuali
che variano dall'1,7% di SpinCon fino al 3% di Ipsos.
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