I Verdi europei per i referendum di Milanosimuove

Il Partito verde europeo scende in campo per i 5 referendum per l'ambiente a Milano. Con il supporto di cinque vicesindaci di altrettante città dell'Unione europea, Monica Frassoni, presidente dell'European Green Party, a Milano ieri, chiede alla città di firmare per i referendum ambientalisti proposti dal comitato Milanosìmuove. Nei questi si chiede di estendere l'Ecopass, aumentare il verde pubblico, mantenere l'agroparco vicino all'Expo, adottare misure per ridurre le emissioni di CO2 e migliorare l'efficienza energetica e di recuperare i Navigli. L'obiettivo è raggiungere 15.000 firme entro il 6 novembre. Ad oggi sono quasi 14mila, il traguardo quindi è vicino, ma manca l'ultimo sprint. Niente di meglio, dunque del supporto internazionale che viene dai vicesindaci ecologisti di Parigi, Denis Baupin, di Barcellona, Imma Mayol i Beltran, di Monaco di Baviera, Hep Monatzeder, di Graz, Lisa Rücker ed infine dal ministro dell'Ambiente della regione di Bruxelles, Evelyne Huytebroek.
Gli esponenti verdi hanno sottoscritto un appello (lo trovate anche sul sito del nostro giornale, www.terranews.it) per sottolineare l'importanza dei cinque quesiti, per il futuro della città. «Chiunque - si legge nel testo - si rende conto che vivere e lavorare sono tutta un'altra cosa in una città con meno auto e più verde: d'altronde proprio il traffico e l'inquinamento sono tra le principali cause di stress e problemi della salute.» L'invito dunque è emulare l'impegno di questi amministratori europei, per tutelare l'ambiente e la salute dei cittadini. Come nella Graz di Lisa Rucker, dove il 28% dei lavoratori va in ufficio in bicicletta. O Bruxelles dove con Operazione si è offerta ai cittadini restituiscono restituisce la targa dello propria auto dopo la rottamazione ricevono una bici o un abbonamento per carpooling. «Siamo convinti - legge ancora nell'appello - che anche Milano possa seguire lo stesso nostro percorso e recuperare il suo fascino riducendo traffico e inquinamento, aumentando il verde pubblico, puntando su efficienza energetica e riduzione dei gas serra». Magari come a Monaco dove si produrrà abbastanza energia da rinnovabili da servire tutte le 800.000 famiglie entro il 2015, e produrne abbastanza per l'intero fabbisogno energetico della città (7.5 miliardi di kWh) entro il 2025.
Soddisfatti del sopporto internazionale gli ideatoti del referendum Marco Cappato, Edoardo Croci, e Enrico Fedrighini. «Il sostegno dei vice sindaci è la dimostrazione della valenza internazionale degli obiettivi referendari per togliere Milano dai primi posti per inquinamento e congestione e farne invece una città all'avanguardia». Entusiasta Monica Frassoni, promotrice dell'iniziativa. «I referendum non chiedono l'impossibile, ma ciò che il buon senso e le direttive Europee sull'efficienza energetica e le emissioni di gas serra esigono. Milano ha bisogno di una strategia complessa per migliorare la qualità della vita dei milanesi. Raggiunte le firme chiederemo di mettere proposte, video, suggerimenti sul sito di milanosimuove.it. per partecipare in maniera sempre più intensa alla campagna referendaria, per influenzare le elezioni municipali».
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