Vanno al centrodestra le regioni più grandi. La Lega avanza al Nord

Dopo un testa a testa mozzafiato, a spoglio non ancora ultimato e stando alle ultime proiezioni, due Regioni chiave, Piemonte e Lazio, cambiano di segno politico, passando dal centrosinistra al centrodestra.
In Piemonte, se le previsioni saranno rispettate, prevarrebbe il leghista Roberto Cota sulla governatrice uscente Mercedes Bresso, sostenuta da una coalizione allargata anche all’Udc: 48,2% contro 46,2%. Nel Lazio la candidata sostenuta dal Pdl, la sindacalista Renata Polverini, la spunterebbe sull’esponente radicale Emma Bonino.
Secondo queste rilevazioni la Polverini è in vantaggio con il 49,9% mentre la Bonino è al 49,5%. In questo appuntamento elettorale si è registrata la più bassa affluenza nel dopoguerra: 64,2% contro il 72 di cinque anni fa. Più bassa anche del dato delle Europee dello scorso anno quando si recò alle urne ,il 66,5% dei cittadini. Il centrodestra - sempre a spoglio non ultimato - conquista sei Regioni (Piemonte, Veneto, Lombardia, Lazio, Campania e Calabria), quattro in più rispetto a quelle guidate nel 2005. Il centrosinistra, che partiva da una posizione di grande vantaggio (era al governo di undici amministrazioni regionali) arretra cedendone quattro (Piemonte, Lazio, Campania e Calabria). E cos! le Regioni che hanno scelto Bersani e i suoi alleati sono: Emilia Romagna, Umbria, Toscana, Liguria, Marche, Basilicata e Puglia.
In termini di popolazione, allo stato attuale, il centrodestra, cioè Pdl più Lega Nord, ha il consenso del doppio rispetto agli elettori del centrosinistra, considerato che nelle regioni dove ha vinto erano stati chiamati alle urne 27 milioni e nelle altre 13 milioni e mezzo. E in particolare va rilevato anche la grande affermazione del Carroccio non solo nel Nord ma anche nelle regioni appenniniche.
Lombardia. Nella Regione simbolo del berlusconismo vince Roberto Formigoni, giunto al suo quarto mandato di governatore, contro lo sfidante del Pd Filippo Penati. Formigoni raccoglie il 56,3 mentre Penati il 33,1. Nella regione l’affluenza è stata di poco superiore alla media nazionale arrivando al 64,74. Veneto. Diventa governatore l’attuale ministro delle Politiche agricole, Luca Zaia, esponente leghista che sbaraglia lo sfidante della sinistra Giuseppe Bortolussi. Zaia sfiora il 6o% dei consensi, esattamente il doppio del rivale, e trascina il Carroccio che diventa il primo partito della regione.
Liguria. Si conferma il presidente uscente Claudio Burlando sorretto da una coalizione che va dal Pd alla Federazione della sinistra. Burlando convince il 52,1 dei votanti, mentre l’esponente del centrodestra Sandro Biasotti, che governò prima di Burlando la Liguria, si ferma al 47,9.
Emilia Romagna. Dalle urne esce confermato il candidato del centrosinistra Vasco Errani che è il governatore uscente. Errani arriva al 52 mentre la sfidante del centrodestra Anna Maria Bernini, avvocato della vedova di Big Luciano Pavarotti e deputato del Pdl, arriva solo al 36,8.
Toscana. Enrico Rossi, candidato del centrosinistra, prevale sul deputato del Pdl Monica Faenzi. Rossi arriva al 59,7 mentre Faenzi non va oltre il 34,4
Umbria. Catiuscia Marini (centrosinistra allargato) prevale sulla sfidante del centrodestra Fiammetta Modena. Marini conquista il 57,2 mentre Modena si ferma al 37,7.
Marche. Il governatore uscente Gian Marco Spacca, espressione di una coalizione di centrosinistra allargata, si conferma nell’incarico battendo Erminio Marinelli sostenuto da Pdl Lega nord e Destra. Spacca arriva al 53,2 mentre Marinelli non supera il 39,7.
Campania. Il socialista Stefano Caldoro, candidato del centrodestra, sbaraglia il concorrente del centrosinistra Vincenzo De Luca. Il primo guadagna il 53,8 mentre lo sfidante, attuale sindaco di Salerno, arriva solo al 43,4
Calabria. Il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti (centrodestra) prevale sul governatore uscente Agazio Loiero, a capo di una colazione del centrosinistra. Scopelliti conquista il 59,1 mentre Loiero resta bloccato al 31,1.
Basilicata. Si conferma il governatore in carica, Vito De Filippo, che guidava una compagine di centrosinistra. De Filippo batte Nicola Pagliuca, consigliere regionale uscente ed esponente del Pdl.
Puglia. Nichi Vendola, presidente uscente e candidato di un ampio schieramento di sinistra prevale sull’esponente del Pdl Rocco Palese. Vendola arriva al 49,6 mentre Palese si ferma al 41,9.
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