«Usa e Iraq indaghino sulle torture»

Dalla Rassegna stampa

L'Alto Commissario Onu per i diritti umani Navi Pillay ha chiesto a Washington e Baghdad di indagare sulle accuse di torture emerse dai documenti riservati del Pentagono sulla guerra in Iraq diffusi dal sito WikiLeaks.
In un comunicato pubblicato sul sito dell'Onu, la signora Pillay sottolinea che secondo i documenti gli americani hanno continuato a consegnare prigionieri agli iracheni pur sapendo che questi praticavano la tortura Secondo la Pillay, il cui ufficio è a Ginevra, i documenti denunciano gravi violazioni delle leggi internazionali a protezione dei diritti umani e indicano come molti civili siano stati uccisi in maniera sommaria.
«Le autorità Usa e irachene devono assumere le necessarie misure per indagare sulle accuse avanzate in questi rapporti e per portare davanti alla giustizia i responsabili degli omicidi illegali, esecuzioni di massa, torture e altri seri abusi dei diritti umani», ha detto l'Alto Commissario Pillay. Ieri l'esercito statunitense ha affermato di non aver nascosto le notizie sul numero di civili uccisi e di non aver ignorato i casi di abusi sui prigionieri da parte delle forze irachene, respingendo le accuse nate dalla pubblicazione di circa 4oo mila documenti classifficati segreti secondo il Pentagono.

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