Uova e insulti a Oscar Giannino dai "Collettivi"

Dalla Rassegna stampa

“Fascista e assassino”. Con questo simpatico benvenuto ieri è stato accolto il giornalista e opinionista Oscar Giannino, contestato a Milano mentre si accingeva a partecipare ad un convegno sull'economia organizzato all'Università Statale di Milano. La polizia è dovuta intervenire per arginare le proteste di un folto gruppo di studenti dei collettivi; alla fine non si sono registrati contusi, ma solo un po' di confusione. È accaduto tra le 15 e le 16.30 tra via Conservatorio e via Passione, dove ha sede il dipartimento di Scienze Politiche in cui l'associazione universitaria di centrodestra "Azione Universitaria" aveva organizzato un convegno sull'euro, al quale erano invitati come relatori alcuni giornalisti tra cui Giannino.

Uova e pomodori
Secondo quanto riferito dalla Questura, quando l'opinionista è giunto in taxi in via Conservatorio, alcuni studenti lo hanno contestato, tanto che la polizia gli ha consigliato di entrare da un ingresso secondario. Giannino è stato imbrattato da qualche uovo e salsa di pomodoro lanciata dai manifestanti e ha deciso di andarsene. Le forze dell'ordine, alla fine dell'incontro, hanno poi prima contenuto e poi spostato i gruppi che protestavano in modo da agevolare l'uscita dei partecipanti senza che tra i primi e i secondi vi fosse possibilità di contatto. Quando l'incontro si è concluso si sono verificati attimi di tensione ma senza tafferugli e contusi. Sulla vicenda è intervenuto lo stesso Giannino. «Oggi alle 14.30 mi è stato impedito l'accesso all'Università Statale di Milano in via del Conservatorio, dove ero invitato a un dibattito sull'euro organizzato da Azione Giovani - ha detto - Numerosi studenti hanno bloccato l'ingresso, apostrofandomi "buffone, padrone, fascista, distruttore dell'Università". Una bella doccia di pomodori pelati, qualche uovo. Nessuna possibilità di interloquire. La polizia, presente, mi ha cortesemente invitato a desistere. Così è stato. Questi i fatti. Nessun danno. Ognuno giudichi se si debba arrivare a episodi del genere».

L'indignazione di Fidanza
La notizia dell'assalto a Giannino è stata commentata nel pomeriggio da Carlo Fidanza, vice coordinatore regionale del Pdl, già responsabile delle organizzazioni giovanile. «I collettivi antifascisti della Statale di Milano hanno tentato di impedire lo svolgimento di un convegno di Azione Universitaria sulla crisi. Oscar Giannino è stato preso a uova ed è stato costretto a rinunciare. Solidarietà ai ragazzi di Au e a Giannino. Massimo disprezzo per questi ruderi di un passato che non passa mai».

La solidarietà sul web
Anche Salvatore Grizzanti, tesoriere dell'Associazione radicale Adealide Aglietta e studente presso la Facoltà di Scienze Politiche a Torino, ha postato una nota sulla bacheca Facebook di Giannini, collegando la sua contestazione a quella già fatta ai danni di Marco Pannella: «Chi dava del fascista a Giannino in realtà stava definendo nella maniera più appropriata sé stesso. Mi unisco anch'io a quanti esprimono solidarietà a Giannino ma non basta. Dopo gli sputi a Marco Pannella adesso arrivano i pomodori e le uova a Giannino, con le forze dell'ordine che hanno invitato il giornalista a desistere dal partecipare al dibattito organizzato. I violenti hanno avuto la meglio ed è un grave precedente per chi, come me, ama la democrazia». In tanti altri, ieri, hanno scritto a Giannino: «Tutta la mia solidarietà e la mia stima: gesto inqualificabile di capre ignoranti. La prossima volta fagliela mangiare la bombetta rossa!», dice Paola Virginia Villa. «Caro Oscar, sono persone inutili. Senza la tua presenza e il gestaccio avrebbero trascorso l'ennesima giornata nell'anonimato più nero, dove moriranno speriamo senza riprodursi», scrive Antonio Chiariello.

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