Undici anni all’avvocato della Ebadi Il marito vuole difenderla, arrestato

Propaganda contro il regime, reati contro la Repubblica islamica e violazione del codice di abbigliamento: con queste accuse, l’avvocato iraniano Nasrin Sotoudeh, nota per il suo impegno nei diritti umani e perché legale del Nobel per la pace Shirin Ebadi, è stata condannata a 11 anni di carcere. L’annuncio è arrivato dalla famiglia di Satoudeh - 45 anni e madre di due bambini - alla quale, come pena aggiuntiva, è stato vietato per i prossimi 20 anni di svolgere la propria attività e di lasciare il Paese.
Sotoudeh, in isolamento dal giorno del suo arresto lo scorso 4 settembre e da mesi in sciopero della fame, è stata condannata dal tribunale rivoluzionario al termine di un processo cominciato il 15 novembre. «Mia moglie ha ricevuto un anno di detenzione per il reato di propaganda contro il regime e un totale di dieci anni, cinque ciascuno, per reati contro la nazione e violazione del codice d’abbigliamento islamico (il velo, ndr) quando è apparsa in un filmato», reato addebitato alla donna in un secondo tempo, ha spiegato il marito, Reza Khandan, attraverso il Comitato dei reporter per i diritti umani. I suoi legali hanno 20 giorni di tempo per presentare ricorso contro la sentenza.
Secondo il sito della campagna «Un milione di firme», un gruppo di attiviste che lottano per cambiare le leggi discriminatorie contro le donne, dopo queste dichiarazioni Reza Khandan sarebbe stato arrestato. Era stato convocato ieri alla procura della prigione di Evin - per la seconda volta dopo l’arresto della moglie -, ma l’accusa non è ancora chiara. In passato gli era stato intimato di smettere di parlare con i media stranieri, ma lui aveva continuato, cercando di difendere la moglie. Secondo i familiari gli è stato chiesto di versare una cauzione di 50 milioni di toman (37 mila euro). Reza e Nasrin hanno due figli, di 11 e di 3 anni.
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