«Una tragedia che tocca tutto il mondo L’Italia è in prima fila per mettervi fine»

L’allarme generale per la diffusione nel mondo delle mutilazioni genitali femminili (Mgf) è stato lanciato, ancora una volta, dal ministro degli Esteri, Emma Bonino. «E un fenomeno che tocca non solo l’Africa, ma anche l’Occidente, anche il mio Paese», ha detto ieri Bonino a Gibuti nella conferenza «Per una regione senza Mgf», in occasione della Giornata internazionale Tolleranza zero su questa piaga che riguarda almeno 100 milioni di donne e bambine. «Da diversi anni, l’Italia è tra i Paesi più impegnati contro questa tragedia, ed è una priorità condivisa dal governo, dal Parlamento e dalla società civile. Ha adottato una legislazione molto severa e lavorato per porre la questione al centro del dibattito europeo», ha proseguito il ministro che dal 2003, con la prima Conferenza del Cairo, è in prima fila in questa battaglia. Tra i successi già riportati, la risoluzione Onu del 2012 che mette al bando le Mgf e il calo del fenomeno in molti Paesi, anche se la sua eliminazione resta un traguardo lontano.
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