Una moderata, l’altra ecologista due liste civiche per Pisapia

Dalla Rassegna stampa

Giuliano Pisapia allarga il perimetro della coalizione e pensa alla costituzione di due liste civiche. Le vacanze di Natale hanno portato chiarezza e sgomberato il campo - salvo sorprese - dalla lista civica unitaria dei candidati delle primarie caldeggiata dall’ala del Pd più vicina a Stefano Boeri, l’architetto battuto da Pisapia a novembre. Una lista che guardava all’indietro, riproduceva la competizione delle primarie, ormai archiviate, e che secondo Pisapia non avrebbe portato maggior consenso rispetto all’elettorato dei partiti che lo sostengono.
 
 Ieri, nel primo incontro fra il candidato e i partiti al ritorno dalle ferie, si è parlato invece di due liste civiche che, secondo l’avvocato, hanno questo requisito. La prima raccoglierebbe candidati del mondo delle professioni, con una particolare apertura ai cattolici. Proprio per questo potrebbe farne parte - e perfino guidarla - il giurista Valerio Onida. Anche lui un ex rivale delle primarie, con il quale però Pisapia è in maggiore sintonia rispetto a Boeri. L’obiettivo sarebbe pescare fra i moderati delusi dal sindaco Letizia Moratti che non passerebbero mai al centrosinistra ma potrebbero gradire il profilo equilibrato e dialogante di Pisapia. Una volta si sarebbe parlato dell’elettorato repubblicano e liberale, che a Milano valeva qualcosa come il 12 per cento.
 
 La seconda lista sarà invece di impronta ambientalista. Naturalmente con i Verdi, saldamente nella coalizione, ma anche oltre, dato che i Verdi sono impegnati in un processo nazionale costituente che dovrà dare vita a un partito nuovo, con un profilo ecologista più accentuato, vicino agli analoghi movimenti europei. Si punterà molto sui temi oggetto dei cinque referendum sull’ambiente: un’operazione rafforzata dal fatto che i promotori dei referendum hanno rinunciato a una lista autonoma dal sapore terzista. Lo conferma Enrico Fedrighini, un referendario che si ripresenterà con i Verdi: «Contano i contenuti prima degli schieramenti».
 
 È lo stesso ragionamento che Pisapia ha fatto ai partiti ieri, chiedendo la massima disponibilità di tutti a includere nelle liste candidati non iscritti, conosciuti dai cittadini per l’impegno sociale e professionale e il forte radicamento nei quartieri. Al personale di apparato sarà chiesto un passo indietro: «Dobbiamo aprire le liste il più possibile» ha spiegato Pisapia. Di nomi ancora non si è parlato.
 
 L’avvocato lavora anche per allargare la coalizione. Ottenuto il sospirato sì di Italia dei Valori prima di Natale, negli ultimi giorni è toccato ai radicali. Al suo comitato nazionale, Marco Pannella ha detto che Pisapia rappresenta«l’anti-Moratti e l’anti-Formigoni», perciò «deve vincere». Secondo Pannella, per il «buon esito» delle elezioni i radicali dovranno «far sì che l’elettorato di destra che vota per noi continui a votare per noi a sostegno di Pisapia». Che non si ferma qui e ha in programma un incontro con Elisabetta Fatuzzo dei Pensionati.
 
 La settimana prossima partiranno i tavoli tematici sul programma, per i quali si stanno mettendo a punto i dettagli organizzativi: sedi, coordinatori. «Dobbiamo proiettarci nella città, che è molto preoccupata per il lavoro», dice Massimo Gatti della Federazione della Sinistra. Il terzo o quarto weekend di febbraio il programma sarà presentato ai milanesi.

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