Una camalla in corsa per la Liguria

Dalla Rassegna stampa

E' nutrito il gruppo delle candidature gay lesbiche e trans alle prossime elezioni regionali, un segno che la visibilità è in aumento, che è ritenuto importante non tacere identità e orientamento sessuale. Al Nord e al Sud si collocano le due candidature trans, caratterizzate da lavori non comuni. Valentina Canepa a Genova fa «la camalla» dal 99, in qualità di associata della Culmv, la Compagnia Unica fra i lavoratori delle Merci Varie. Da allora, passo dopo passo, non nasconde la sua transessualità fino a partecipare ai picchietti di protesta con gli abiti femminili e l'elmetto di sicurezza. Oggi è candidata con i Verdi in Liguria.
In Puglia, nella lista «La sinistra e l'ambiente» con Vendola presidente, scende in campo Luana Ricci che ha lavorato come organista e direttore del coro nella cattedrale di Lecce, per poi vedere svanire il rapporto di lavoro in coincidenza con l'inizio della transizione. A chiamarla in segno di solidarietà fu proprio Niki Vendola, oggi candidato alla guida della Regione Puglia per Sinistra e Libertà. Vendola di recente ha rivelato il percorso non facile successivo al suo coming out in famiglia, conclusosi dopo il world pride del 2000. Allora la madre, sentendo alla radio il suo discorso pronunciato dal palco, lo chiamò dicendo che lei e il padre gli chiedevano perdono.
Tra i volti noti c'è Franco Grillini, militante gay dall'82, che è stato parlamentare per le questioni lgbt eletto nella lista dei Ds nel 2001 e riconfermato nel 2006. Oggi, capolista per l'Idv in Emilia Romagna e in lista in Lombardia, ha subito attacchi omofobici: a Milano con offese e parolacce è stato imbrattato un camion che trasporta la vela con il suo manifesto elettorale, tagliate le gomme e danneggiato lo sportello. Lui dichiara che le intimidazioni non fermeranno la sua campagna per la laicità.
In corsa tra le donne Cristiana Alicata, ingegnere, scrittrice, lesbica, appassionata, con il Pd nel Lazio per Emma Bonino presidente. Ma c'è anche Anita Sonego in Lombardia, attiva in Soggettività Lesbica e nella Libera Università delle donne, indipendente nelle liste di Rifondazione Comunista, è stata tra le autrici di Cocktail d'amore, uno spaccato di dati ed esperienze sui tanti modi di essere lesbica. Tra i militanti del movimento spiccano i nomi di Alessandro Zan, candidato in Veneto per Sinistra Ecologia e Libertà, colui che oltre ad organizzare tante manifestazioni romane per i diritti, ha ottenuto l'iscrizione delle coppie gay come famiglia anagrafica a Padova dove è assessore. Ci sono anche Enzo Cucco per la Lista Bonino Pannella in Piemonte, e Michele Bellomo capolista a Bari per Rifondazione-Verdi. Sinistra ecologia e libertà candida anche Saverio Aversa e il giovane Gabriele Strazio in Lombardia.
In prima fila c'è un grappolo molto nutrito di candidati nelle liste dei radicali che stanno portando avanti in queste ore, grazie a Certi Diritti e alla rete Lenford la campagna per le nozze gay, tema su cui si pronuncerà domani la Consulta. A correre nel Lazio tra i capilista della Lista Bonino è Sergio Rovasio, segretario dell`Associazione Radicale Certi Diritti, con una candidatura contro tutti i fondamentalismi che spera in una decisione «europea e moderna» della Corte Costituzonale.
Tra gli altri nomi, Chiara Bonora e Paola Montermini in Emilia romagna, Riccardo Cristiano in Calabria, Aldo Gufanti, Luca Piva e Francesco Poirè in Lombardia, Roberto Mancuso in Puglia, Marco Marchese in Calabria e Francesco Zanardi in Liguria

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