Un tuffo tra "tuse" e scollature bombastiche

Così pieno di erre e di numeri, il decreto Mille proroghe lo poteva pensare solo Tremonti. Ormai non è eccitante per nessuno, e al Berlusconi spompato scappa uno di quei colpi di sonno che, con o senza bunga bunga, lo perseguitano dovunque tranne che ad Arcore. Un lampo di vitalità testosteronica lo racimola affibbiando un “tusa” alla Marcegaglia. Per via della vecchia ruggine, la diminuzio con la presidente della Confindustria non guasta, ed è un tocco di dialetto utile con la Lega sempre più instabile e fuori controllo. Grazie all'effetto tonificante degli applausi, Silvio sul finale si riprende sempre. Cameraman, fotografi e strette di mano aiutano, ma nulla rivitalizza come il tuffo nella scollatura di una simpatizzante. Davanti al décolleté ampio, vistoso, e a prova di correnti, il cavaliere, sfoderando il suo "charme sanbitter", esclama: «Complimenti.... a tutte e due...». Lei non fa un plissé e vuole persino la foto ricordo. Lui, come sempre, non si tira indietro: «Come potrei dirle di no...?». Mille proroghe, e nemmeno uno sconto? La signora sarà generosa come la sua scollatura? Esclusiva delle amazzoni, dove le avrà mai viste le scollature monoseno, il nostro presidente del Consiglio, se non tra le 500 amazzoni gheddafine? Le altre di seni ne hanno tutte due. Una vecchia strategia di marketing: due al prezzo di uno.
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