Un garante per i detenuti

Dalla Rassegna stampa

“La situazione carceraria - che nel Paese ha ormai raggiunto livelli di vera e propria emergenza - è stata in questi anni, anche in Abruzzo, al centro di gravissimi episodi di cronaca".
 
Inizia così la lettera aperta ai consiglieri regionali abruzzesi inviata da Alessio Di Carlo, fondatore ed editore della testata GiustiziaGiusta.info e Roberto Di Masci, segretario regionale dei Radicali abruzzesi, per sollecitare la nomina del Garante Regionale dei Detenuti. Nel rievocare la drammatica condizione del penitenziario di Sulmona che vanta il non invidiabile primato dei suicidi avvenuti in carcere - e quella dell'istituto di pena di Castrogno di Teramo, con i gravissimi episodi di pestaggio avvenuti nel 2009, Di Carlo e Di Masci hanno ricordato che la criticità del fenomeno carcerario non si limita al dramma del sovraffollamento ed alla carenza di organico di Polizia penitenziaria ma anche alle conseguenze della drastica riduzione di fondi sul capitolo di bilancio che ha colpito pesantemente le attività lavorative, di studio e di sostegno, anche psicologico, previste dalla legge in favore delle persone detenute.
 
"Una situazione esplosiva", scrivono il responsabile di Giustizia Giusta e quello di Radicali Abruzzo, "che ha comportato l'aumento esponenziale di quelli che il Dap definisce (con formula a dir poco infelice) "eventi critici", cioè suicidi, tentativi di suicidio, autolesionismo e aggressioni al personale” -, tanto più grave in Abruzzo, se si pensa che solo Pescara si è dotata, a livello comunale, della figura del Garante.
 
L'invito conclusivo rivolto ai consiglieri regionali di tutti gli schieramenti - ripartendo dalle proposte di legge presentate durante la legislatura in corso tanto da esponenti della maggioranza quanto da rappresentanti dell'opposizione - è quello di dare corso alle procedure necessarie per addivenire finalmente alla nomina della figura del Garante Regionale dei Detenuti e, al tempo stesso, concludono Di Carlo e Di Masci "a voler esercitare il potere-dovere di ispezione nei penitenziari, anche con il diretto coinvolgimento delle Associazioni scriventi, da sempre attente al fenomeno dell'emergenza carceraria in particolare ed alla tutela dei diritti umani in generale”.

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