Un futuro (e libertà) in mutande

Dalla Rassegna stampa

En attendent un nuovo invito da Valentino, l’ex primo cittadino di Milano, Gabriele Albertini, passato agli onori della storia per la sua celebre sfilata in mutande (per la cronaca si trattava del costume da bagno in cachemire "libidinous", ndr), non ha ancora sciolto la riserva su una sua discesa in campo, al prossimo turno per il rinnovo dei vertici di Palazzo Marino, nel ruolo di terzo incomodo tra Letizia Moratti (sindaco uscente, Pdl) e Giuliano Pisapia (candidato vincitore delle primarie del Pd). Pare che Futuro e libertà lo vorrebbe rilanciare, e il callido dandy, per non esporsi troppo, si è andato a fare un giretto nell’urbe per incontrare "vis à vis" il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini, il presidente della Camera, Gianfranco Fini, e il leader di Api Francesco Rutelli e capire che tempo che fa. Bocche cucite al termine, ma non sono sfuggiti gli ammiccamenti: in particolare quello con Francesco Rutelli, ex golden boy di Marco Pannella e leader della Margherita seccatasi nella serra del Pd, che ha dichiarato che con Albertini c’è sintonia su molti punti. Se son rose, pardon margherite, fioriranno e se poi ci si posa anche la farfalletta (o le Api) "tant mieux". Anche perché con questa crisi economica nel quadrilatero della moda si sente davvero il bisogno di un rilancio d’immagine per il fashion system e si sussurra che già Dolce & Gabbana stiano studiano la mise trendy da far indossare al candidato "futurista". Di cui, statene certi, non si parlerà mai come di un inguaribile dongiovanni.

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