Un contestatore interrompe il Premier. Lo ferma La russa: "Era alterato"

Dalla Rassegna stampa

«Non sono un Tartaglia qualsiasi...». A metà pomeriggio, Rocco Carlomagno, classe '72, fisico delle particelle mancato, ex iscritto del Pd in Basilicata, quasi si giustifica. Mattinata agitata, la sua: si è spacciato per giornalista, ha interrotto la conferenza stampa del premier, ha litigato con La Russa, si è beccato del «provocatore» da Berlusconi. Carlomagno non è nuovo a certe «imprese»: in passato ha interrotto sia Luciano Violante che Marco Pannella, a gennaio del 2008 è stato cacciato dal Senato, un mese fa è stato estromesso dalla biblioteca di palazzo Madama, per intemperanze.
Ieri mattina, a via dell'Umiltà, l'ennesima sceneggiata: «I bilanci della Protezione civile sono secretati per le tangenti di Bertolaso?», ha urlato Carlomagno, interrompendo le domande dei giornalisti.
Berlusconi gli ha risposto: «Il dottor Bertolaso la querelerà. Accompagnatelo fuori». Carlomagno ha insistito, Ignazio La Russa gli si è seduto a fianco: «Basta, stai zitto!». E Berlusconi: «Lei è un villano, si vergogni». Carlomagno ha accusato La Russa: «Mi ha dato due gomitate e anche un pugno». E, alla fine, gli ha urlato dietro: «Picchiatore fascista!». La Russa replica: «Se mi denuncia, rischia quattro anni per calunnia. L'ho solo tirato per il cappotto, dicendogli di stare zitto, poi ho capito che era alterato e l'ho lasciato perdere...». Carlomagno, alla fine, è andato
davanti a Montecitorio dove c'era il pullman del popolo viola. Simpatizzante? «Ho fatto un reportage su di loro...». E dove verrà pubblicato? «Su un sito, tra qualche tempo...».
 

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