La Ue boccia la proposta di Di Pietro

Dalla Rassegna stampa

La proposta dell'Italia dei Valori di permettere il rilascio della licenza di pubblica sicurezza ai Centri trasmissione Dati, senza che questi abbiano preventivamente conseguito la concessione Aams, è in contrasto sia con i principi affermati in materia di scommesse dalla Corte di Giustizia UE, sia con i recenti interventi del Parlamento italiano che, con la Legge di Stabilità 2011, ha introdotto nuove misure tese a reprimere con forza il gioco gestito e praticato in forme, modalità e termini diversi da quelli propri del gioco lecito e sicuro. La Corte Ue ha recentemente ribadito che ciascuno stato membro è libero di regolamentare il settore - anche tramite sistemi monopolistici pubblici che limitano le libertà comunitarie- purché le restrizioni rispondano a determinate esigenze di ordine pubblico. Ha anche affermato che non è ammesso che un operatore pretenda di operare in un Paese UE in virtù del titolo rilasciatogli dallo stato d'origine senza sottostare alla regolamentazione del Paese ove intende operare.
Il Ddl viene presentato con l'obiettivo di scoraggiare e prevenire il riciclaggio, ma non è logico prevedere il rilascio della licenza di Ps a soggetti che non hanno voluto partecipare ai numerosi bandi indetti nel nostro Paese, impedendo allo stato italiano la verifica dell'esistenza dei requisiti richiesti dal nostro ordinamento e che si sottraggono alla stringente regolamentazione di Aams, tesa a garantire una gestione controllata dei giochi pubblici.
Ci auguriamo che l'on. Di Pietro voglia approfondire questo argomento con Aams e gli operatori del settore, che quotidianamente subiscono una sleale concorrenza da parte di soggetti che sottraggono risorse alla rete dei Monopoli e alla collettività.

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