Tutti uniti dietro Emma

È ormai questione di ore. Scaramanticamente bisognerebbe aspettare ma, ormai, i giochi sono fatti: Emma Bonino sarà la candidata della rivincita del centrosinistra nel Lazio. L’investitura formale del Pd laziale avverrà domani, ma quella sostanziale, politica, ormai c’è. Con la dichiarazione di Luigi Nieri, assessore al bilancio alla regione Lazio, ex Rifondazione oggi Sel, di fatto si avvicina anche l’appoggio ufficiale della piccola formazione di sinistra, di cui Nieri rappresenta una delle voci più autorevoli e radicate sul territorio laziale. Restano ancora fuori i comunisti del duo Ferrero- Diliberto (la Fds) e l’Idv. Il portavoce della Federazione comunista però ieri citava, tra gli impedimenti programmatici, due temi locali che difficilmente potranno rappresentare un ostacolo insormontabile. Il primo problema riguarda la Ri.rei, il consorzio di servizi sanitari contestata dai familiari dei malati, di cui Terra ha scritto ripetutamente (querele incluse). Il secondo è quello dell’inceneritore di Albano, fortemente contestato dalla popolazione e dagli ambientalisti. Un progetto senza senso. Se i problemi sono davvero questi si potrebbe quindi prevedere che anche i comunisti finiranno per appoggiare la radicale. A questo punto poi è senz’altro nel loro interesse farlo. Lo scenario di un Lazio consegnato alla destra, che qui conosce alcune delle sue sfumature più becere, per colpa di una lista di disturbo al centrosinistra sarebbe politicamente disastroso per Ferrero. Per indigesto che sia, il boccone “Bonino”, dovrà andar giù anche in casa comunista. Con tutto il (malconcio) centrosinistra dietro, sulle spalle di Emma ora ricade una responsabilità importante. La sfida per la Bonino è dura. Nell’aria aleggia ancora il tristissimo affaire Marrazzo. E a Roma, città determinante per la vittoria, la morsa del sindaco Alemanno è salda. Eppure lo spazio per sognare c’è. E non sono solo i sondaggi a dirlo. La verità è che la piccola radicale ha già vinto. E ha già restituito dignità alla sua parte. E se non sarà una rivincita politica sarà senz’altro una rivincita morale. Si parlerà di politica e non di prostitute nascoste, e festini con coca. I motivi per essere compiaciuti della candidatura unitaria della Bonino sono tanti. Non ultimo, per un giornale come il nostro quella sua frase che suona così:«nel Lazio non ci saranno centrali nucleari».
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