Turbati, chiniamo il capo

Ho provato un turbamento profondo: è stato questo lo stato d'animo con cui ho appreso la notizia della decisione del Pontefice. Un evento di portata talmente eccezionale che non può non suscitare incredulità e sbigottimento.
Penso che la dimensione universale di siffatti sentimenti - come d'altra parte universale è la Chiesa - deve aver avuto un peso enorme per il Papa nel maturare una decisione certamente sofferta, ma scelta con estrema consapevolezza nella solitudine della sua coscienza. Forse un dono straordinario per l'umanità tutta, forse un atto di coraggio estremo legato a un altissimo senso di responsabilità.
È una decisione di fronte alla quale dobbiamo solo chinare il capo in segno di rispetto, per il Pastore e per l'Uomo e, per quanto è ancora possibile in questo nostro tempo, in silenzio. Con il diletto Sant'Agostino forse vuole ricordarci che «è nell'interno dell'Uomo che abita la verità».
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