Trattato sospeso Ma la tassa c'è ancora

Dalla Rassegna stampa

Il Consiglio transitorio libico ha garantito che tutti i trattati internazionali saranno rispettati, a cominciare da quello di amicizia italo-libico, che potrà continuare ad essere seguito quando le condizioni di sicurezza sul territorio lo permetteranno.

“Così inizierà una fase di ricostruzione e sostegno per tutta la Libia". Franco Frattini dopo aver incontrato alla Farnesina il capo dei ribelli, Mustafa Abdel Jalil, ha voluto rassicurare tutti: i nostri affari a Tripoli continueranno anche sotto un altro regime. Certo, c'è il problema che Muahmmar Gheddafi non pare volersi levare di mezzo e dunque, per ora, il Trattato ratificato dal Parlamento italiano nel febbraio 2009 resta sospeso "de jure" dalla risoluzione Onu. O almeno questo è quello che sostiene il ministro degli Esteri, perché invece quello dell'Economia fa come se niente fosse e continua a salassare l'Eni per circa 250 milioni di euro l'anno come previsto dalla legge di ratifica. I I fatti: all'articolo 3 di quella norma c'è scritto, tra le altre cose, che per finanziare gli oneri del Trattato - 250 milioni di dollari per vent'anni - si aumenta l'Ires del 4% sulle società quotate che operano nel settore degli idrocarburi con una capitalizzazione superiore ai 20 miliardi.

Praticamente solo l'Eni (che infatti ha fatto ricorso contro questa legge ad aziendam). Gettito previsto quest'anno: 254 milioni di euro. Ma se il Trattato è sospeso, si è chiesto il deputato radicale del Pd Matteo Mecacci, perché la tassa che lo copriva no? Il governo ancora non ha risposto, ma informalmente al Tesoro ritengono che per sospendere una legge occorra un'altra legge, non basta solo dire in tv o in Parlamento che è sospesa. Insomma, il Trattato è vivo e lotta insieme a noi, almeno finché non c'è una previsione normativa contraria. Risultato: l'Eni deve continuare a pagare, anche perché 250 milioni di euro fanno sempre comodo, poi quando il Trattato verrà resuscitato anche dalla Farnesina si vede. Sempre che Gheddafi accetti l'esilio o muoia, altrimenti per l'amicizia italo-libica saranno tempi bui.

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