Tra i fedeli cala il Pdl Salgono i centristi e il Pd

Il Pdl dimezza in quattro anni la propria capacità di rappresentare i cattolici. Guadagna posizioni l'Udc e anche il Pd. La maggioranza dei cattolici ha fiducia nel governo Monti. La fiducia nel premier è maggiore tra i cattolici impegnati (rispetto al totale e ai cattolici scarsamente impegnati). Ma cala la percezione dell'esistenza di forze politiche che rappresentino al meglio quei mondo (dal 45% al 31%). E, tra i praticanti, un buon 58% ritiene ormai che i cattolici debbano avere non un partito ma un movimento per far sentire meglio la propria voce a politici, imprenditori e cittadini. E la fotografia del dopo-Berlusconi scattata dal secondo sondaggio Ipsos per la fondazione Achille Grandi. Al tempo stesso scende il numero di quanti pensano che sia giusto che la Chiesa intervenga con forza nel dibattito etico chiedendo comportamenti di voto coerenti ai cattolici (dal 36% del 2007 al 23%). Alla presentazione del sondaggio, oltre al ministro per l'integrazione Riccardi, il presidente delle Acli Olivero, il senatore Bobba (Pd), il direttore della fondazione Grandi, Rizzi, il presidente di Ipsos Pagnoncelli e Lucia Annunziata. «Il Pd - ha commentato Bobba trasformi in consenso, questa domanda di partecipazione».
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