Tra Acea e Gdf si va all'arbitrato

Dalla Rassegna stampa

Mentre il presidente Giancarlo Cremonesi insiste sulla necessità «di avere più concorrenza, perchè un conto è la proprietà pubblica o privata dell`acqua, un altro è la distribuzione che deve essere di qualità», per l`Acea è stata un`altra giornata calda. Nel cda di ieri, c`è stata bagarre tra i rappresentanti di Gaz de France e quelli italiani: inizialmente, anzi, i francesi non volevano neppure partecipare alla riunione. Alla fine, non si e arrivati ad un . accordo su alcune questioni legate agli impegni tra Gdf e l`azienda, che ha chiesto un indennizzo: si andrà, invece, all`arbitrato.
Cremonesi e l`ad Marco Staderini hanno avuto il mandato ad aprire la procedura internazionale. Ma il Cda ha anche deliberato l`emissione del bond per 50o milioni della durata di dieci anni: la ratifica ci sarà all`assemblea degli azionisti, del 22 marzo (per il primo anno l`azienda non
dovrebbe distribuire dividendi). il prestito obbligazionario verrà quotato sui listini della borsa del Lussemburgo o Dublino e serve «per un migliore equilibrio tra l`indebitamento a breve e a medio/lungo termine».
Sempre ieri, Emma Bonino e Pierluigi Bersani hanno i scontrato i lavoratori dell`azienda: «Non  l`ha ordinato il dottore - ha detto il leader del Pd - e neppure il decreto Ronchi che il Comune debba procedere subito alla vendita di Acea».
La posizione del partito democratico è chiara: «Noi sosterremo la battaglia contro la privatizzazione, che alla politica italiana piace confondere con la liberalizzazione»..
La Bonino ha ribadito: «Il Comune sbaglia a giocare da solista». Dario Rossin (Pdl) ha
risposto: «Di sbagliato c`è solo la strumentalizzazione della Bonino».

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