Torino si veste a festa per due settimane

"Agricoltura, istruzioni per l'uso", martedì 31 agosto alle 17. Sarà l'unica occasione per vedere alla Festa democratica di Torino (in programma dal 28 agosto al 12 settembre) un esponente del governo Berlusconi. Giancarlo Galan, da pochi mesi titolare del dicastero dell'Agricoltura, non se l'è presa a male (lui, ex presidente del Veneto) se gli organizzatori si sono "dimenticati" di Roberto Cota e non ha dato forfait, a differenza dei colleghi Tremonti, Calderoli e Maroni.
Non mancherà - come già trapelato nei giorni scorsi - Renato Schifani, atteso il 4 settembre in compagnia di Piero Fassino, per discettare sul tema "Istituzioni alla prova". Chissà se il presidente del Senato avrà il tempo (e la voglia) di ascoltare il dibattito immediatamente successivo "Vedi alla voce legalità" con Gherardo Colombo, Rosy Bindi e Antonio Padellaro. Sarà una festa anomala, quanto meno per la location, la centralissima piazza Castello per i dibattiti e i vicini giardini Reali per tutto il resto. Una scelta non casuale per una kermesse dedicata ai 150 anni dell'unità d'Italia: in queste vie (palazzo Carignano, sede del primo Parlamento, è a poche centinaia di metri) l'Italia è nata. E di sicuro, in tempi di crisi, nuovi governi ed elezioni possibili, sarà una festa coi riflettori puntati addosso.
La resa dei conti nel centrodestra - e l'oceano interrogativo del centrosinistra - diranno quali incontri saranno più attuali, se "Una nuova stagione per l'Italia" con Nichi Vendola intervistato da Mario Calabresi (se ne parlerà anche con Antonio Di Pietro) o "Un altro governo è possibile" con Pierferdinando Casini ed Enrico Letta (per non parlare del vertice Rutelli-Finocchiaro sullo stesso tema di Vendola...). Non meno interessante sarà osservare l'accoglienza che il popolo democratico riserverà ai "reprobi" finiani Fabio Granata (atteso il 9 settembre per discutere di riforme con Luciano Violante) e Benedetto Della Vedova (sul palco il giorno precedente a confronto con Paola Concia su omofobia e diritti); e se quello stesso popolo chiederà (ancora una volta!) a Massimo D'Alema (intervistato il 2 settembre da Gianni Riotta) di dire qualcosa di sinistra.
Sul palco di piazza Castello, tra gli altri, si alterneranno anche Oscar Luigi Scalfaro, Walter Veltroni, Dario Franceschini, Giuseppe Pisanu, Emma Bonino e tre segretari di Cgil, Cisl e Uil. Manifestazione di chiusura, ovviamente, affidata al segretario Pier Luigi Bersani il 12 settembre. A quella data sarà passato quasi un mese e mezzo dalla sentenza del Tar del Piemonte che ha disposto il riconteggio di 15 mila schede delle elezioni regionali e di cui ancora nulla si sa. Per Roberto Cota è un cruccio assai maggior che non un mancato invito alla Festa nazionale del Pd.
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