Telefonata inguaia il Pd «Per farci lavorare vogliono mille tessere»

Dalla Rassegna stampa

«Con queste c... di tessere mi hanno rotto il c... mi sono visto con l'assessore a Napoli, deve fare il tesseramento di mille tessere, mi stanno tormentando con questi soldi di qua, soldi di là, la verità è che qua tutti pretendono delle condizioni economiche per farci lavorare». Lo sfogo, intercettato dai pm di Napoli, è di Antonio Caserta, manager nel campo dell'intermediazione immobiliare e pro tagonista di un'inchiesta che riguarda concessioni di licenze commerciali. A rivelarlo è Il Mattino di Napoli. Si tratta di vicende tutte da verificare. La Procura ha chiesto dieci arresti, ma il gip, per ora, ha detto di no. Ora toccherà al Tribunale del Riesame - l'udienza è prevista per il 18 marzo - dire chi ha ragione.
Alessandro Milita, il pm che guida l'inchiesta, vuol fare chiarezza sul tesseramento del Pd fatto nel 2008. Il manager pizzicato nell'intercettazione, infatti, si lamenta al telefono perché sarebbe stato costretto da un imprecisato assessore a comprare mille tessere del Pd. In cambio, sembra di capire, di licenze per aprire attività commerciali in un'area dove fin lì non si poteva.
I guai del Pd, però, non sono solo giudiziari. A Napoli, dopo il caos delle primarie, ancora non si è trovato il nome del candidato sindaco. Mentre a Torino, dove fra una settimana il popolo democratico sceglierà il candidato a succedere a Sergio Chiamparino, il Pd rischia una clamorosa figuraccia. La vittoria di Piero Fassino, candidato ufficiale del Pd, infatti, non è scontata. A tallonarlo pericolosamente è Davide Gariglio, anche lui del Pd, già presidente del Consiglio regionale ed ex Margherita. Appoggiato dalla parte cattolica del partito, ma anche dalla Compagnia delle opere, dal mondo dell'associazionismo e - dicono i maligni - da ambienti del centrodestra, Gariglio è riuscito a raccogliere attorno a sé il malumore di chi, nel Pd, ha mal sopportato l'imposizione da Roma di Fassino. Al Nazareno è già scattato l'allarme. Mentre a Torino, sono in molti a scommettere che vincerà Gariglio. La gara, comunque, sarà avvincente. Oltre a loro due, si presentano Michele Corto, del mondo del volontariato, Gianguido Passoni, di Sel e Silvio Viale dei Radicali. Se i timori del Nazareno si concretizzassero, sarebbe la seconda batosta in una settimana. Domenica alle primarie per la scelta del candidato sindaco che si sono tenute a Iglesias, comune sardo, Sel ha battuto di nuovo il Pd. Come era accaduto a Cagliari e a Milano.

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