«Tagliamo le Comunità montane»

«La molteplicità di enti locali in Italia rappresenta un'idea sbagliata di decentramento, con aggravio di spese, confusione nella ripartizione dei ruoli e aumento della pressione fiscale. Oltre a Regioni, Province e Comuni, sono da annoverare anche le comunità montane, le comunità collinari e le unioni di Comuni. Questa proposta di legge si limita a trattare la questione relativa alle comunità montane che, in particolare, rappresentano una superfetazione degli enti territoriali, nate con l'auspicio di favorire territori le cui caratteristiche geografiche comportano maggiori difficoltà e che nel tempo, essendosi spesso dimostrate, incapaci di perseguire e raggiungere gli scopi per cui erano nate, si sono rivelate uno dei tanti strumenti del sistema clientelare e partitocratico volto a creare altre poltrone e centri di potere».
Così i consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, Lista Bonino Pannella Federalisti Europei annunciano la presentazione alla Pisana di una proposta di legge per abolire le Comunità montane: «Le risorse delle comunità montane derivano quasi esclusivamente da trasferimenti da parte dello Stato, della Regione, di organismi comunitari e internazionali. Analizzandone i bilanci, è evidente come circa la metà dei fondi sia destinata alle spese di struttura e solo una minima parte sia effettivamente ridistribuita ai cittadini, sotto forma di servizi e opere pubblici. I compiti delle Comunità montane possono essere tranquillamente svolti dai Comuni».
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