"Tagli poco credibili, non ci siamo" La Polverini boccia Abbruzzese

"Se questo è tutto, non ci siamo proprio". Renata Polverini ha rispedito al mittente il pacchetto di tagli presentatole ieri dal presidente del consiglio regionale Mario Abbruzzese. "Troppo blando e poco credibile, va integrato", questo il ragionamento della governatrice di fronte ai tanto sbandierati provvedimenti per eliminare la parte meno digeribile dei costi della politica sostenuti dalla Pisana. La governatrice mantiene la linea dura contro il Consiglio inaugurata la scorsa settimana.
Un atteggiamento non gradito da Abbruzzese che aveva preparato una conferenza stampa per annunciarli e mettere un freno alle critiche che da mesi investono la Pisana sul tema degli sprechi. Se ne riparlerà nei prossimi giorni, forse già oggi, durante una seduta del consiglio che si preannuncia caldissima. Intanto, se la Polverini non parla, a dare voce alla sua insoddisfazione è Francesco Storace, leader della Destra: "Abbruzzese eviti ulteriore protagonismo. Anche perché se i tagli sono quelli di cui sentiamo parlare, stiamo ancora ai buffetti. Pretendiamo cose serie che non possono essere ovviamente partorite in un ufficio di presidenza delle cui spese si hanno scarse notizie".
In attesa di atti concreti, ieri è naufragata la commissione bilancio che doveva affrontare la questione. Convocata dal presidente Franco Fiorito per ascoltare Abbruzzese è saltata per l'assenza dei due protagonisti. Un episodio che, per il capogruppo dei Verdi, Angelo Bonelli, testimonia come si sia "passato il limite della decenza istituzionale". Per Esterino Montino, Pd, "il tempo dell'attesa e delle chiacchiere a vuoto è finito. Entro settembre bisogna approvare i tagli ai costi della politica".
Il Partito democratico ieri ha messo online (come già avevano fatto Radicali e Sel) il bilancio del gruppo: "Una decisione nata dalla volontà di mettere in campo un'operazione di grande trasparenza". Nel bilancio le entrate sono pari a 2 milioni e 17 mila euro, le uscite a 2 milioni e 51mila euro, compensate dai risparmi dell'anno precedente. "Più di un milione e 500 mila euro sono dati dalle voci di spesa per personale, diffusione attività del gruppo e convegni". Il resto va a tasse, imposte e spese varie "dettagliatamente elencate nel documento". Per il segretario regionale Enrico Gasbarra quello del Pd "è un esempio di buona politica".
© 2012 La repubblica - Cronaca di Roma. Tutti i diritti riservati
SU