Sventata una maxi evasione a Fossano

Avevano progettato un'evasione. Fuga favorita dall'esterno: una ruspa per strappare le sbarre di una finestra che s'affaccia direttamente sulla strada. Era il piano ideato da un gruppo di detenuti nel carcere di Fossano (una delle quattro in provincia di Cuneo) è stato sventato grazie alle indiscrezioni raccolte e alle indagini della Polizia penitenziaria. Secondo il comandante degli agenti, Stefano Seda, l'evasione era «soltanto una possibilità», appresa da alcune segnalazioni. Ma un'ipotesi non trascurabile. I cinque detenuti «sospettati» sono stati trasferiti, lunedì, nelle carceri di Cuneo, Aosta, Ivrea, Saluzzo e Novara.
La ricostruzione dell'Osapp (Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria), attraverso una nota diffusa ieri dal segretario generale, Leo Beneduci, riferisce di un'«evasione di gruppo, da realizzarsi entro breve, e che avrebbe avuto un'eco clamorosa perché attuata con un mezzo meccanico». Particolare che il comandante di Fossano non conferma. «L'evasione - prosegue Beneduci - è stata sventata dall'intelligence degli agenti, che hanno anche individuato tutti i detenuti coinvolti, tra cui un lavorante all'esterno, immediatamente denunciati all'autorità giudiziaria e trasferiti ad altre sedi». Dei cinque potenziali fuggitivi (tutti reclusi per reati comuni e condanne definitive) tre sarebbero romeni e due italiani (uno dei quali in regime di articolo 21, cioè in libertà di giorno e obbligato a rientrare in cella per la notte). L'intesa sarebbe nata fra gli stranieri e un detenuto calabrese: la fuga avrebbe dovuto concludersi in Romania. Tutto da realizzare entro sabato o domenica.
L'intervento della Polizia penitenziaria ha sventato ogni possibilità. Il carcere di Fossano ha una capienza di 111 detenuti, che possono salire a 140, ma ne ospita ora centosettanta. L'organico stabilito dal ministero per gli agenti è di 85 unità, ma sono dieci di meno. «I colleghi sono costretti a una mole di lavoro massacrante - sottolineano i sindacalisti dell'Osapp -. Una situazione che purtroppo si ripete. Per questo la loro prontezza va rimarcata». «Ho fatto visita a Ferragosto nel carcere di Fossano - interviene l'onorevole Enrico Costa (Pdl), della Commissione Giustizia della Camera -, con Bruno Mellano, presidente dei Radicali italiani, e il presidente provinciale del Pd, Davide Ghirardi. Ne ho tratto un'impressione diversa rispetto ad altre situazioni. Tutti i reclusi sono soddisfatti per le condizioni di vita, soprattutto quelli provenienti da altre carceri. Reputo anomala l'ipotesi di evasione, perché si tratta in gran parte di detenuti a fine pena»
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