Sul luogo della breccia un gesto di riconciliazione

Un po' per ricordare il valore dell'Unità d'Italia, un po' per seppellire definitivamente le polemiche laiciste. Il Presidente Napolitano e il Segretario di Stato vaticano, cardinale Bertone si sono dati appuntamento davanti al monumento di marmo che ricorda la Breccia di Pota Pia. Il 20 settembre, data simbolica. Vogliono ricordare assieme senza distinzioni di sorta i caduti italiani e quelli papalini, i morti dell'una e dell'altra parte. La battaglia, 140 anni fa, non fu incruenta: nello scontro tra le truppe sabaude al comando del generale Cadorna, e quelle pontificie, al comando del generale Kanzler, morirono 49 soldati italiani e 19 pontifici. Quello sbrego nel muro che oggi è tutto ricoperto di marmo bianco, segnava la fine del potere temporale del Papa e la nascita dell'Italia unita. dalla punta dello stivale fino alle Alpi.
Il cardinale Bertone ha voluto comporre personalmente una preghiera per coloro che sacrificarono la vita per difendere un ideale, i papalini resistendo ai cannoneggiamenti, i bersaglieri per aprirsi un varco in quella che doveva essere la capitale d'Italia. Le celebrazioni, tuttavia, non sembrano essere totalmente immuni dalle polemiche tanto che il radicale Staderini ha attaccato il Sindaco Alemanno per volere ridurre a «simbolo nazionalista» la Breccia di Porta Pia, un evento che «per l'intera Europa è stato l'inizio di una nuova libertà di coscienza, di pensiero e di religione». Polemiche a parte quella di lunedì prossimo si annuncia come una celebrazione storica, pensata per conciliare e non per dividere, per girare pagina e non per rivangare il passato.
Il Quirinale che la Santa Sede l'hanno studiata in ogni suo dettaglio, nel tentativo di seppellire gli strascichi di stampo laicista sorti in questi anni, dallo schiaffo della Sapienza in poi. Il cardinale Bertone e il Capo dello Stato condividendo la medesima preoccupazione si trovano uniti nell'intento di far riflettere l'opinione pubblica sul valore dell'unità d'Italia in un momento in cui emergono spinte disgregatrici. Peccato solo che non sarà esposta la bandiera pontificia macchiata di sangue. Uno dei pochi esemplari di proprietà del principe Ruspali, non appena è stata tolta dalla protezione di cristallo, ha iniziato a sbriciolarsi.
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