La storia recente dei socialisti italiani

Dalla Rassegna stampa

In questi ultimi anni il Partito socialista italiano ha vissuto momenti molto difficili, Dopo la rottura dell'alleanza con Marco Pannella e i radicali, questa formazione politica ha avuto una salute non stabilissima o perfetta. Difficoltà sono dovute al gruppo dirigente, che poi è sparito nel nulla. Enrico Boselli si è trasformato in un seguace di Francesco Rutelli, altri devono ancora assorbire il colpo della mancata elezione, altri sono passati nel centrodestra. Quest'ultima è stata la strada più logica per quei socialisti che hanno visto recisa la loro storia parlamentare dalle ansie egemoniche di Walter Veltroni. Oggi i socialisti ostentano ancora un atteggiamento antiberlusconiano. Nei giorni scorsi Nencini ha dichiarato: "Facciamo nostro l'appello del Capo dello Stato e ne condividiamo le preoccupazioni. Il primo provvedimento da prendere per il bene dell'Italia dovrebbe essere l'abolizione della 'tassa Berlusconi': un dazio che ci penalizza, ci toglie credibilità e ci fa sprofondare, troppo pesante da sopportare ancora".

Così il segretario nazionale del Psi, commentando il quadro politico ed economico attuale. "Per salvare l'Italia - aggiunge il segretario non bastano lettere d'intenti o le solite barzellette, ci vogliono provvedimenti urgenti e strutturali per salvare il bilancio dello Stato, da prendere subito e senza leggi costituzionali. Ci vogliono misure che colpiscano la rendita e la speculazione - continua - con l'introduzione della patrimoniale e la tassazione delle rendite finanziarie, il cui ricavato sia finalizzato a finanziare gli investimenti nelle infrastrutture, nella rete della conoscenza, nei settori imprenditoriali dell'innovazione e dell'eccellenza, nella sicurezza sociale". C'è da chiedersi perché i socialisti non abbiano sponsorizzato queste proposte nel corso dell'ultima legislatura, quando il loro era un gruppo parlamentare di maggioranza. Sono i misteri della politica italiana. All'ultimo congresso dei Radicali italiani Nencini è stato costretto alla fuga, in un recente rimpasto al comune di Firenze la rappresentate del Partito socialista italiano è stata "eliminata" da Matteo Renzi. C'è da chiedersi cosa ci guadagni il Partito socialista. Siamo d'accordo che il Psi Nenciniano deve anche fare i conti con una realtà politica nella quale i socialisti vivono fianco a fianco con gli eredi del vecchio Pci. Ma proprio questa vicinanza dovrebbe indurre Nencini e il suo gruppo dirigente a prendere certe distanze da quel gruppo che ha messo i socialisti italiani fuori dal Parlamento europeo, i fatti sono questi, ma Nencini non sembra volerne prendere atto.

Guarda ad altro, ma non si sa esattamente a cosa. Non è il solo a farlo, del resto.

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