Gli Stati Uniti spiavano le telefonate dell'ambasciata israeliana

L'Fbi ha intercettato le telefonate dell'ambasciata israeliana. A rivelarlo è il New York Times, che riferisce i retroscena di un processo conclusosi l'anno scorso con la condanna a venti mesi di carcere di un interprete dall'ebraico.
Shamai Leibowitz, questo il nome dell'interprete, è finito sotto processo con l'accusa di aver passato informazioni segrete a un blogger. Il processo però si è svolto nella massima riservatezza, tanto che nemmeno il giudice, Alexander Williams, era al corrente del contenuto delle informazioni divulgate. Ora è stato il blogger che le ha ricevute, Richard Silverstein, a raccontare la vicenda al quotidiano newyorchese. Leibowitz gli aveva consegnato le trascrizioni di telefonate dell'ambasciata israeliana a Washington con sostenitori americani dello Stato ebraico e con un membro del Congresso degli Stati Uniti. Il blogger ha spiegato che Leibowitz voleva denunciare all'Fbi i tentativi israeliani di influenzare i membri del Congresso americano.
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