«Gli Stati Uniti rischiano di scivolare nel fascismo»

Il candidato repubblicano Ron Paul, leader dei libertari, deve la propria forza elettorale alla capacità di dare voce alla protesta. Parlando a Kansas City, in Missouri, porta la sfida all'establishment alle estreme conseguenze: «Gli Stati Uniti rischiano di scivolare nel fascismo a causa dell'aumento del controllo sulla vita dei cittadini da parte del governo federale delle grandi corporation». Il discorso shock punta a equiparare establishment repubblicano e democratico nella volontà di «accordarsi con le corporation ai danni dei diritti dei cittadini». Paul pronuncia il suo discorso in un ristorante di Kansas City poco lontano dove i repubblicani del Missouri stanno celebrando una convention perché l'intento è esprimere il massimo distacco dalla politica tradizionale. Anche per questo il deputato texano aggiunge: «Abbiamo iniziato ad allontanarci dalla vera Repubblica americana quando il presidente Woodrow Wilson decise l'intervento degli Stati Uniti nella Prima Guerra Mondiale», dando vita a un «interventismo all'estero» che in patria «ha portato a limitazioni dei diritti individuali» fino al punto da «rischiare di portare oggi a un sistema autoritario».
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