Staderini denuncia: «Elezioni illegali Radicali voce fuori dalla partitocrazia»

Dalla Rassegna stampa

La campagna elettorale entra nel vivo. II 27 febbraio scadono i termini per la presentazioni delle
liste e Mario Staderini, segretario nazionale dei radicali italiani è nel pieno della bagarre.

Come sta andando?
"In Italia è letteralmente scomparsa la democrazia. Lo Stato di diritto non esiste, ovunque le leggi sono violate con la complicità delle istituzioni. Anche presentarsi alle elezioni, è ormai diventato un privilegio di pochi partiti. A 8 giorni dal termine del deposito delle firme i cittadini italiani non sono
stati in nessun modo informati delle modalità del procedimento elettorale, né del loro diritto di sottoscrivere le liste di candidati. 20omila persone (cancellieri di tribunale, giudici di pace, notai consiglieri ed assessori comunali e provinciali, i funzionari di Comuni e Provincie), cui la legge affida la funzione di autenticare le firme, non sono stati neanche informate del loro potere-dovere
di farlo. Comuni, Province e Tribunali non hanno predisposto ed organizzato un vero servizio pubblico di autenticazione. L`onere della raccolta firme, nato per arginare le candidature
temerarie e le liste senza rappresentatività, è diventato uno strumento per impedire l`accesso alle
elezioni di quelle forze politiche che vivono fuori dal recinto partitocratico. Solo i partiti in possesso di un apparato burocratico cresciuto con la truffa deirimborsi elettorali e le clientele sono nelle condizioni di farlo. In Inghilterra, ad esempio, si paga una semplice cauzione. Se ciò non bastasse in 6 Regioni sono state cambiate le leggi elettorali a campagna già in corso, rendendo tecnicamente impossibile raccogliere le firme sino agli inizi di febbraio".
Siamo impegnati giorno e notte nella raccolta delle 16o mila firme necessarie e, in queste condizioni di illegalità e vuoto di conoscenza, raccogliere 1ooo firme in piccole province, come Rieti, Lecco o Rovigo, tanto per citarne soltanto alcune, è proibitivo, anche per noi che pochi anni fa abbiamo raccolto 14 milioni di voti per la presentazione di 20 referendum.

Avete denunciato questa situazione?
"Abbiamo scritto ai Ministri Maroni e Alfano. II 7 febbraio abbiamo diffidato la Rai e i direttori
dei Tg nazionali e regionale. Ma non mi pare che le cose siano minimamente cambiate. Noi semplicemente diciamo che questa campagna elettorale è illegale e ci appelliamo alla Presidenza delle Repubblica e alle Istituzioni. Abbiamo spedito i moduli con le nostre liste in tutti i Comuni e
spesso neanche vengono aperti. Siamo al paradosso che al più antico partito italiano, un partito che alle elezioni europee ha raggiunto una percentuale del 2,4%, viene chiesta la prova di esistere.
Ma senza legalità è una prova diabolica. Insomma, queste di fatto sono elezioni da annullare".

I media vi stanno aiutando?
"Siamo di fatto oscurati. La Rai non informa gli elettori sulla necessità della raccolta delle firme. Questo fatto non interessa alla partitocrazia, ergo non interessa alla Rai. Invece tutta l`attenzione
è rivolta alla par condicio, considerataun pericolo. E dobbiamo anche sottostare alla rivolta dei conduttori televisivi. Per loro la libertà coincide con la lottizzazione. Vogliamo andare al dettaglio di queste trasmissioni? In Annozero nelle ultime 20 puntate dei 38 politici presenti, il 70% erano di Pd e PdI e il 25% di ldv e Lega. A Ballarò il 73% di Pd e Pdl e il 15% di ldv e Lega. Vogliamo fare una scommessa? Vedrete che alle elezioni i 4 partiti avranno complessivamente, più o meno, queste percentuali. È l`assenza di democrazia I cittadini non decidono liberamente chi votare, sono chiamati a certificare un consenso determinato anche dalle presenze in Tv".

Questo vale anche per Bonino, capolista nel Lazio?
"Esattamente. Anche per Emma la Tv si rivelerà decisiva. La Polverini è onnipresente. Dai Tg fino a Porta a Porta. Da ogni parte si fa vedere insieme al Premier che per lei sta conducendo una campagna in stile Cappellaci in Sardegna. E non è soltanto una questione relativa a Emma. Ieri il TG3 ha regalato una vetrina incredibile a Cota, danneggiando chiaramente la Bresso in Piemonte. Noi però scommettiamo sui "faccia a faccia". Con il regolamento Beltrandi si potrà avere, in regime di par condicio, un confronto vero sui programmi e le strategie. Senza toni forti. Senza urla. Ma chiarendo agli elettori ì nostri obiettivi. Quindi nel Lazio per la Bonino, la partita è tutta
da giocare e siamo fiduciosi!"

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