La squadra finisce in pessime acque? Dagli al colpevole: e si apre subito la caccia al... parlamentare del Pd

Nel mondo del calcio i fallimenti non fanno più notizia. Ogni anno i risultati ottenuti sul campo dalle varie squadre vengono stravolti per colpa di irregolarità contabili, mancato versamento dei contributi e ritardo nel pagamento degli stipendi. La Villacidrese militava da qualche anno in quella che una volta era la serie C; quest'anno i suoi tifosi sono stati testimoni di un autentico tracollo. Come in un tremendo gioco dell'oca, la compagine sarda è stata costretta dalla Federazione a ripartire dall'ultimo gradino, iscrivendosi al campionato di terza categoria. Una fine ingloriosa che in molti addebitano al presidente Siro Marrocu, sindacalista e deputato del Pd. Il caso però è questo: giocatori e dipendenti denunciano da tempo il mancato pagamento degli stipendi. In un recente comunicato hanno perfino accusato la dirigenza di non procedere alle liquidazioni nonostante la Regione Sardegna abbia versato oltre trecentomila euro di finanziamento. Dal canto loro, pur ammettendo il mancato pagamento di cinque mensilità, gli uffici della Villacidrese hanno respinto le accuse dei calciatori, parlando di accuse false che hanno come unico scopo quello di discreditare il presidente nella sua qualità di parlamentare. Una tesi piuttosto originale per una società capitanata da chi ha fatto del sindacalismo la ragione del suo impegno politico. I sardi ricordano infatti un Marrocu impegnato in prima linea su tutte le più importanti vertenze degli ultimi anni.
«Io mi sento un perseguitato e sono pronto a fare tutto quanto sarà necessario per onorare i debiti della società. Non escludo di accendere un mutuo pur di risolvere la situazione», ci spiega il patron. L'esponente del Pd aggiunge poi una frase che si commenta da sola: «Ci tengo a specificare che in paese la gente è con me - sottolinea Marrocu - I miei concittadini hanno capito che abbiamo a che fare con dei mercenari».
Eppure, il Pd si è sempre prodigato nella difesa dei lavoratori. Non si può certo affermare che i giocatori di una società di provincia siano dei viziati in cerca di visibilità. Forse Marrocu ha deciso di interpretare a modo suo il concetto di flessibilità. Potrebbe essere stata colpa della vicinanza del suo scranno a quelli dei Radicali, promotori di un diritto del lavoro "leggero". Tra la leggerezza e l'inesistenza dei diritti c'è però una bella differenza. Un simile curriculum rischia di precludere di fatto l'iscrizione anche ai campionati amatoriali. Con buona pace dei tifosi.
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