Sparatoria al Portuense. “È guerra tra bande”

Dalla Rassegna stampa

«Mi sono sparato da solo» ha detto alla polizia. Ma la pistola non si trova e la versione del ferito è crollata dopo pochi minuti. È un uomo di 33 anni, Alessio P., la vittima dell'ennesima sparatoria in città, stavolta al Portuense. Un agguato che avrebbe potuto finire in tragedia e su cui sta ora indagando la squadra mobile. L'ipotesi di chi indaga è quella di un regolamento di conti nel giro dei piccoli spacciatori stanziali. Immediate le polemiche, ormai ricorrenti, sulla sicurezza nella capitale. «Quello che sta accadendo rappresenta un segnale di forte preoccupazione - sostiene il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo - è in corso una guerra tra gruppi criminali che si stanno contendendo il territorio della capitale. Con la crisi economica anche la criminalità si sta riposizionando. Ma paragonare Roma a realtà come Napoli è eccessivo: c'è un allarmismo esagerato dei media».

È stato proprio Alessio P., poco prima delle 13, a chiamare l'ambulanza. L'uomo, che ha solo un precedente penale per resistenza, è rimasto ferito a una gamba. «Maneggiavo la pistola e mi è partito un colpo» ha spiegato agli agenti del posto di polizia del San Camillo. Sul posto, all'altezza del civico 594 della Portuense, sono arrivati, poco più tardi, gli agenti del vicequestore Mario Viola, dirigente del commissariato Monteverde. La "Fiat 600" bianca del ferito era ancora in strada. Due i fori di proiettile rilevati dai poliziotti: uno sul parabrezza, l'altro sulla fiancata sinistra. L'uomo, poco prima, avrebbe litigato con una persona in un bar di via Monte delle Capre. Pochi minuti più tardi, la sparatoria in strada. Gli agenti della mobile e del commissariato stanno passando al setaccio la criminalità della zona e avrebbero già imboccato una pista promettente. Sul fronte della lotta alla criminalità stanziale il questore Francesco Tagliente e il comandante provinciale dei carabinieri Maurizio Mezzavilla hanno organizzato una serie di controlli nelle zone a rischio. Il primo è partito la notte scorsa.

E come accade ormai quasi ogni giorno divampano le polemiche sulla sicurezza. L'opposizione (da Ileana Argentin, deputata del Pd a Angelo Bonelli presidente nazionale dei Verdi, da Jean Laurent Touadi (Pd) a Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo della Lista Bonino-Pannella da Luciano Nobili di Alleanza per l'Italia a Gemma Azuni, Sel) parla di Far West, strade insanguinate e criminalità all'arrembaggio. «Accuse strumentali e ripetitive» è la replica corale del centrodestra. E il sindaco Gianni Alemanno ha accettato la proposta di un consiglio comunale straordinario appena sarà pronta la bozza del terzo patto per Roma sicura. «Non siamo ne a Palermo ne a Napoli» dice Alemanno.

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