"Spaccia cocaina": finisce in manette il direttore delle Poste del Senato

Dalla Rassegna stampa

Il direttore dell'ufficio delle Poste del Senato è finito in manette per spaccio di cocaina. Orlando Ranaldi, di 53 anni originario di Olevano Romano, è ritenuto il braccio destro di un boss albanese che gestiva i pusher nella parte sud dell'hinterland di Roma. Ranaldi, ritirava la droga assieme ad altri complici, poi la rivendeva per conto dell'organizzazione. È quanto emerso dall'operazione dei carabinieri di Valmontone, che ha messo in luce un'alleanza italo-albanese per il rifornimento e il traffico illecito di cocaina.

A seguito dell'operazione, che ha portato complessivamente all'arresto di tre cittadini albanesi e sette italiani, sei persone sono finite in carcere e quattro agli arresti domiciliari. Tra loro anche un vigile urbano del Comune di Valmontone, Stefano Gallo, e un autista della Cotral, Alessandro Mele. . Sono tuttora in corso decine di perquisizioni nei confronti di altre persone, possibili complici della banda. Durante l'attività di indagine, che è durata circa sette mesi, erano state arrestate diverse persone in flagranza di reato e sequestrata cocaina per centinaia di dosi.

Stuporee incredulità: queste le prime reazioni dei senatori che hanno appreso lanotizia. «Siamo esterrefatti anche se non è un dipendente del Senato ma è stato mandato dalle Postea lavorare qui». Questo è il commento del questore Paolo Franco della Lega Nordmentre un altro questore Benedetto Adragna del Pd si limita a dire «ho presovisione». Analoga reazione da parte del vice segretario generale del Senato Nicola Benedizione avvicinato dai giornalisti mentreusciva dalla buvette.Piùloquace il capogruppo dell'Idv, Felice Belisario: «Spero almeno che non abbiaspacciato all'interno del Senato»'. Il senatore diCoesione nazionale Giuseppe Menardi dopo aver mostrato allargando le bracciacommenta: «Ogni giorno peggio, ditemi una cosa assurda e domani si avvererà».

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