Il solito pasticcio in salsa democrats

Dalla Rassegna stampa

A che scopo promuovere un referendum che al novanta per cento la Corte Costituzionale boccerà dato che è giurisprudenza costante quella di non resuscitare, attraverso un quesito, popolare una legge già abrogata dal Parlamento?

Forse per promuovere una piccola guerra civile all'interno del partito democratico tra i veltroniani e i dalemiani che si consuma anche sull'oscuro oggetto delle future alleanze elettorali, cioè Vendola o Casini? O magari per sfruttare cinicamente l'euforia popolare dei quattro referendum stravinti a giugno su quesiti eterogenei che andavano dal nucleare all'acqua pubblica passando per l'abolizione del lodo Alfano? Per ora a rimetterci è stato il solito "grillo parlante" dello schieramento che fa capo a Bersani, cioè il leader radicale Marco Pannella che domenica aveva avvertito che tutta l'operazione aveva un sapore di "galioffaggine".O più precisamente, parole testuali così come da registrazione della chiacchierata con Massimo Bordin, "il referendum elettorale è un'operazione di gaglioffaggine, malafede, doppiezza o ignoranza" Naturalmente, con quel tipico riflesso dei comunisti (e poi dei post tali), secondo cui va aggredito chi dice la verità, e per il quale "quando qualcuno indica la luna l'imbecille guarda il dito", ieri dalle colonne di "Europa" è partito in grande stile l'attacco al leader radicale. Con un corsivo di Robin secondo cui, commentando proprio la frase su riportata " è quando parla di me, che mi rendo conto di quante fesserie possa dire Pannella in una frase sola". Peccato però che i costituzionalisti di sinistra sentiti da Radio radicale, uno dei quali, Fulco Lanchester la pensino esattamente come il Super Marco. E anzi, abbiano in animo di promuovere un convegno a breve per evitare al Pd lo spreco di tante risorse economiche e politiche solo per issare una finta bandiera dietro cui aggregare un elettorato che è ansioso di vedere la fine dell'era Berlusconi. Ma che con la classe dirigente che si ritrova rischia di vederselo riproporre per un altro decennio, Padreterno permettendo. Peraltro proprio "Europa" ieri, a fianco dell'incomprensibile martellata rifilata al grillo parlante Pannella, riportava fedelmente in altro articolo le opinioni di costituzionalisti come Stefano Rodotà che senza "captatio benevolentiae" dichiarava che "l'impressione è che ci siano gravi dubbi di ammissibilità".

Lo stesso Luciano Violante nei giorni scorsi ha messo in guardia da inutili entusiasmi e solo i due costituzionalisti cattolici Cesare Mirabelli, presidente emerito della Consulta, ed Enzo Balboni, lasciavano qualche spiraglio di speranza. Con risposte diplomatiche tipo "non si può anticipare il giudizio della Consulta". Peraltro se questo quesito verrà dichiarato incostituzionale anche il Pd proverà sulla propria pelle esattamente quella che Pannella chiamò "la suprema mafiosità partitocratica" della "cupola", a suo avviso rappresentata proprio dalla Corte Costituzionale. Che nel 1978, all'epoca del rigetto del referendum per abrogare il concordato Stato-Chiesa, fatto passare per trattato con stato estero, invece che per accordo con una religione, quella cattolica, per la prima volta si spostò dalla Costituzione scritta alla fantomatica "Costituzione materiale" per interpretare i desiderata del regime.

© 2011 L'Opinione delle Libertà. Tutti i diritti riservati

SEGUICI
SU
FACEBOOK

Ti potrebbe interessare anche:

 Dichiarazione di Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani, e del tesoriere Michele Capano Salutiamo che per la prima volta un presidente del Consiglio parli di "referendum act", come ha fatto oggi Matteo Renzi: cioè di una proposta complessiva di riforma dell'istituto...
 Dichiarazione di Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani, e del tesoriere Michele Capano   Solo superando le norme "medievali" che ostacolano la raccolta delle firme, la riforma costituzionale amplierà la partecipazione popolare come afferma il presidente...
"Di fronte a un flusso di migranti ormai costante da oltre due anni, le istituzioni e il territorio milanesi hanno deciso di intervenire tempestivamente per assicurare un'accoglienza dignitosa a migliaia di persone e garantire al tempo stesso una gestione ordinata all'intera città" così il...