Il Sole e la Rosa. Insieme per una nuova società civile

Nelle ultime settimane sta tornando d’attualità la riflessione sul possibile rilancio, in forme nuove, della positiva esperienza della Rosa Nel Pugno. Rnp che ora potrebbe crescere sotto i raggi del “Sole che ride”, intrecciando le storie radicali, socialiste e ambientaliste. Il recente documento politico approvato dalla direzione nazionale dell Psi torna a parlare di collaborazione tra socialisti, radicali e mondo ambientalista.
Gli incontri tra delegazioni socialiste e radicali fanno ben sperare in una costruttiva ripresa del dialogo. Così come i contatti tra galassia radicale e costituente ecologista. Angelo Bonelli presidente dei Verdi e Riccardo Nencini del Partito Socialista hanno entrambi preso la "doppia tessera” Radicale. Le premesse per una forte iniziativa unitaria paiono materializzarsi.
Ma è necessario mettere in campo un progetto che superi i tatticismi e le rendite di posizione, che sappia sgretolare i muri di diffidenza ideologica ancora presenti. La Rosa nel Pugno nella sua breve parabola politica e parlamentare, ha saputo attrarre un consenso che appariva ancora in costante crescita. Mondo intellettuale, universitario, universo laico, movimento omosessuale, lavoratori flessibili e non garantiti, professioni sociali, piccola e media industria: diversi soggetti guardavano con interesse al potenziale sviluppo di una innovativa proposta Liberalsocialista. Le domande che stavano alla base di quella intuizione sono tutt’ora in piedi.
Nelle moderne democrazie europee vi è una diffusa cultura liberale, accompagnata dalla presenza di forti partiti socialisti e di un solido movimento ecologista. In Italia queste tradizioni. pur proponendo temi in Forte sintonia con l’opinione pubblica. sono praticamente invisibili. Oscurate da un boicottaggio mediatico di regime.
La politica italiana appare al massimo nel suo degrado, travolta dal guano degli scandali. E al minimo della sua capacita progettuale. Per andare verso un futuro migliore è necessario fare emergere e vivificare quel fiume carsico progressista e libertario che attraversa sotterraneamente la nostra storia repubblicana. Un fiume che conosce luoghi e volti che vanno recuperati. Laicità, diritti sociali, diritti civili, green economy: da queste suggestioni e non da calcoli elettoralistici deve partire un nuovo movimento che sappia coniugare, al riparo da scorciatoie organizzativistiche, il meglio delle tradizioni socialiste, radicali e verdi. Dove i diritti civili siano garantiti in una cornice di laicità, le carceri rispettino il dettato costituzionale, l’informazione sia libera, l’ambiente valorizzato.
Dove alla mefitica partitocrazia si sostituisca una autentica democrazia liberale.
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