Societas imperfecta

l’effetto di una sorta di "infiltrazione" della cultura laica? Nella mentalità cattolica correrete il garantismo è tutt’altro che diffuso, a tutto vantaggio di un perdonismo comprensibile (e, per quanto mi riguarda, istintivamente condiviso) ma che è tutt’altra cosa - e guai a confonderlo - con i fondamenti dello stato di diritto, dell’habeas corpus, della presunzione di innocenza In ogni caso emerge qui una piega inedita della questione.
Non altrettanto può dirsi della risposta a Galli della Loggia data da Vittorio Messorí che, testualmente, afferma: "E’ risaputo che l’80 per cento dei casi di abusi su minori avvengono in famiglia. E la mia come reagisce a questi casi? Non denuncia quasi mai ma tende a riparare la cosa al proprio interno. La chiesa fa lo Stesso". L’affermazione è sociologicamente esatta, ma socialmente (e, se posso dire, moralmente) spaventosa Quella "riparazione" non ha nulla, ma proprio nulla, di riparatorio: non ha alcuna finzione terapeutica sotto il profilo psicologico né sotto quello relazionale e produce, frequentemente, effetti devastanti, patologie, conflitti irrisolti. Contribuisce a perpetuare la tendenza predatoria nelle vittime, le condanna all’infelicità o, comunque, a una vita di silenzio e vergogna, omertà e colpevolizzazione. Dio ce ne scampi e liberi da una simile riparazione. Rispetto a essa, qualunque societas imperfecta risulta il male minore,
2 - Giuliano Ferrara da qualche tempo torna su un punto che, in tutta evidenza, sembra costituire per lui un fastidio mal sedato e una acidula ossessione: la Adulo-fobia. Ai nemici di Ferrara la cosa può apparire comica: chi non l’ha mai fatto, infatti, lo considera un maestro di quell’arte. lo penso, invece, che
l’adulazione, in Ferrara, sia una manifestazione altrettanto autentica quanto il Vituperio, giocato abitualmente in alternativa, ma talvolta contemporaneamente, alla prima.. E’ ovvio che l’adulazione verso Silvio Berlusconi abbia raggiunto, in Ferrara, vertici inebrianti e forme di eccitazione fino al priapismo: ma tutto ciò nella più invereconda sincerità. In altre parole, l’entusiasmo era ed è fanciullesco e innocente" quanto la delusione, la riprovazione, se necessario lo sdegno e, forse, il Ripudio. Giusta o sbagliata che sia questa mia diagnosi (magari anch’essa segnata dall’adulazione verso il direttore di questo giornale), resta il fatto che il sentimento di Ferrara. nei confronti di Berlusconi è selvatico, primitivo, erotico. E questo lo rende estraneo a un’altra forma dell’adulazione che lo stesso Ferrara sta inquadrando come categoria politologica. Ed è una tipologia di azione pubblica che merita uno studio approfondito. La politologia contemporanea ha considerato tale categoria all’interno delle analisi del populismo, ma queste si riferiscono, in genere, a regimi meno complessi e sofisticati di quello italiano. Nel nostro, e nel caso di Berlusconi, l’adulazione riguarda piuttosto i meccanismi di fidelizzazione dell’inner circle, della coesione delle massime gerarchie, dell’integrazione mistica cole nel Capo (Ferrara: "Un inno salmodiante che esalta in forma cultuale", "un credo religioso per fanatici"...). Questo meccanismo "sovietico" di sudditanza psicologica si è realizzato in Italia solo nei confronti di Palmiro Togliatti, ma quella era, appunto, una società "semplice", nutrita da relazioni politiche elementari Oggi quelle relazioni sembrano riprodursi all’interno del ceto di comando del PdL e non per ragioni funzionali (maggiore efficienza della leadership), bensì per motivi ideologici (l’integrazione subalterna e l’identificazione paranoide come vincolo di fedeltà). Su questo la teoria delle élite dovrebbe lavorare. A Giuliano Ferrara, che fa un altro mestiere, tocca compiere un ulteriore passo. Fuori i nomi: gli Adulatores, le loro opere, i loro servigi., brani scelti della loro letteratura agiografica e innologica.
© 2010 Il Foglio. Tutti i diritti riservati
SU
- Login to post comments