Gli smemorati del Pdl: nessuno ricorda se ha votato il Porcellum

Da qualunque tema si parta, ormai, nei dibattiti politici in tv, si finisce quasi sempre per incagliarsi (e talvolta incanaglirsi) nello scoglio della legge elettorale. Cioè nella porcata di Calderoli, che ormai tutti giudicano antidemocratica per definizione, in quanto ha spezzato il legame tra elettori ed eletti. Sembra quasi che il deprecato porcellum sia stato imposto all'Italia da un nemico esterno. Sfuma quasi sempre la responsabilità di chi quella perfida legge l'ha imposta, contro ogni sforzo della allora opposizione di centrosinistra per impedirla.
Così, ieri mattina (a Cominciamo bene, su Raitre) la ex ministra Meloni si vantava di aver avanzato una proposta di legge per correggere il porcellum con la reintroduzione delle preferenze. E ha avuto perfino un commovente momento autocritico, ammettendo di essere stata non solo imposta dai vertici, ma addirittura «miracolata». Nonostante questa bella dose di sincerità, anche la Meloni, però, cercava di sfuggire alle responsabilità della sua parte politica (Pdl) nel varo del porcellum. Invece il senatore Quagliariello a In onda, quando lo scrittore Pennacchi, con la sua simpatica energia gli ha posto la domanda retorica: «ma allora, chi l'ha votata questa legge?», ha sfrontatamente risposto: «Tutti».
Si vede che al senatore del Pdl non manca la coerenza nel mentire, o nel rimuovere, come succede a quelli che cambiano troppe bandiere. Infatti, come ha documentato il conduttore Filippo Facci, Quagliariello ha cominciato a fare politica come radicale, addirittura varando una sorta di testamento biologico. «Avevo vent'anni», ha detto per scusarsi, ma, piuttosto che dei peccati di gioventù dovrebbe scusarsi di quelli di vecchiaia. Per concludere, una modesta proposta: si mandi in onda la seduta parlamentare del 13 ottobre 2005, quando fu votato il porcellum.
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