La situazione

Il Palazzo, sul punto di mettersi in ferie estive, ha in agenda l'ultimo voto di fiducia in Senato sul dl sviluppo e la manovra da approvare alla Camera. La politica resterà in attività fino ad agosto inoltrato, ma a bassa intensità nonostante la tensione montata ieri tra Palazzo Chigi e Giorgio Napolitano su un comma della manovra che aiuterebbe Silvio Berlusconi sul caso Mondadori. Gli uffici del Quirinale hanno vagliato il testo per molte ore e verosimilmente la presidenza della Repubblica sta chiedendo al governo di riformulare o ritirare il comma che sospenderebbe l'esecutività del risarcimento che Berlusconi dovrebbe pagare (se condannato) alla Cir di Carlo De Benedetti. Si rincorrono voci, dalle parti della Lega, intorno all'ipotesi di elezioni anticipate tra marzo e aprile 2012. Il periodo della pausa estiva e l'andamento della nuova gestione del Pdl, con Angelino Alfano impegnato a corteggiare l'Udc di Pier Ferdinando Casini, saranno determinanti per far maturare gli intendimenti. Il premier non ci pensa nemmeno all'ipotesi di andare al voto, ma Umberto Bossi e i suoi colonnelli agitati, Roberto Maroni e Roberto Calderoli, vorrebbero anticipare gli effetti impopolari della manovra andando alle urne.
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