La situazione

Dalla Rassegna stampa

Silvio Berlusconi, in una riunione dai toni a tratti molto accesi, ha analizzato ieri con i suoi fedelissimi la situazione dei ballottaggi: lo preoccupa la scarsa organizzazione sul territorio, ma soprattutto l'intenso tramestio che attraversa le diverse componenti del Pdl. Nel partito berlusconiano si agitano nuove e per la prima volta agguerrite cordate di potere che, prevedendo una imminente sconfitta al secondo turno delle comunali di Milano e Napoli, si preparano a chiedere discontinuità e novità organizzative nella gestione di un Pdl che dal loro punto di vista deve essere messo nelle condizioni di esprimere una leadership diversa da quella di Berlusconi per il 2013. Il Cavaliere ieri sera si è lamentato del frondismo di Gianni Alemanno, Andrea Augello, Renata Polverini, Altero Matteoli e Claudio Scajola. Una vittoria del centrodestra a Milano, da lunedì sera, permetterebbe a Berlusconi di rimettere in ordine a modo suo il partito. La sconfitta, complice il tonitruante nervosismo di Umberto Bossi, rafforzerebbe i sostenitori delle larghe intese intorno a una riforma in senso proporzionale della legge elettorale che già mette d'accordo Lega, Pd, Terzo polo e vera novità - un pezzo consistente del Pdl.

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