Sit-in alla Rai, i deputati entrano e restano. Ed Emma Bonino telefona a Masi

Fra un po’ Berlusconi ( occuperà anche lo spazio dedicato alle previsioni del tempo e magari
passerà gli ultimi giorni di campagna elettorale citofonando a tutti gli italiani». Aveva cominciato così ieri Emma Bonino, quasi scherzando, anche se i dati snocciolati erano da prendere assai seriamente «Il premier - secondo la candidata alla presidenza del Lazio - ha lanciato una forsennata offensiva. Dal 21 al 24 marzo ha occupato il 32% del Tg1, il 22% del Tg2, il 16% del Tg3, il 56% del Tg5, l’81% di Studio
Aperto. Senza considerare che ha imperversato quasi per tutto il tempo sul Tg4. Tra l’altro ha partecipato a programmi mattutini su tutte le reti».
Quindi un appello ai suoi e la convocazione di un sit-in davanti alla sede della Rai «per manifestare contro lo squilibrio dell’informazione». Sit-in che «va in onda» ad oltranza davanti ai cancelli di viale Mazzini e che vede tra i partecipanti numerosi candidati in corsa per le regionali: «Abbiamo chiesto un incontro con il presidente della Rai Paolo Garimberti e siamo in attesa di una risposta», spiega in un primo momento il senatore Vincenzo Vita.
E l’attesa è stata premiata perché a fine serata una delegazione dei manifestanti è stata ricevuta dal presidente della Rai Paolo Garimberti. «Gli abbiamo sottoposto i dati forniti oggi sia dai radicali sia dall’Agcom - ha riferito ancora Vincenzo Vita sottolineando che in queste ore così delicate e decisive serve equilibrio. Il presidente della Rai ci ha ringraziato e risposto che prendeva atto e che ne avrebbe parlato con chi di competenza».
Ed è il parere dei «chi di competenza» che, asserragliati dentro gli uffici Rai, hanno deciso dì aspettare alcuni componenti radicali della delegazione - della quale oltre a Vita facevano parte Rita Bernardini, Matteo Mencacci, Maurizio Turco ed Elena Zamparutti - che hanno occupato la sede dì viale Mazzini.
«Aspettiamo una risposta - dice Rita Bernardini - perché persino nelle ultime ore di campagna elettorale riscontriamo lo stesso andazzo antidemocratico di sempre». E ad informare il direttore Masi della presenza della delegazione radicale all’intemo degli uffici Rai è stata la stessa Emma Bonino arrivata a viale Mazzini intorno alle 22.
Lui, pare, non ne sapesse niente nonostante il dispiegamento di forze di polizia che agli occupanti ha persino impedito l’accesso ai bagni.
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